TREVISO Domenica mattina, ore 10: scatta l'assalto alla diligenza. Imponderabile, irrazionale ma umano. L'ansia che porta a svuotare scaffali è la prima sensazione da zona rossa. È la voglia di proteggersi, di stivare provviste per un mese che viene percepito quanto mai incerto. Non sarà così: si tratta solo di osservare le regole, ma egualmente la terra diventa improvvisamente poco stabile sotto i piedi. E le persone si rifugiano nei beni di consumo. Le scene più estreme si sono viste al supermercato Lando lungo via Feltrina, all'ingresso nord di Treviso e al punto vendita di Preganziol. Famiglie armate di carrello e mascherina e carabinieri all'ingresso. Semplici controlli, osservano le forze dell'ordine. Le pattuglie sono state inviate per assicurarsi che nei grandi store del cibo venissero da subito rispettate le prescrizioni del decreto: ingressi contingentati per mantenere la giusta distanza di sicurezza. Ma la presenza delle forze dell'ordine ha creato una sensazione difficilmente controllabile. Quasi da assedio.
Venezia, 9 marzo 2020: la città si risveglia svuotata. Tornano rumori antichi, ma per chi lavora è un dramma Video Foto
LE IMPRESSIONI
«Questa mattina c'è stato un afflusso eccezionale - spiegano senza alcun dubbio i cassieri del Lando - temevamo si replicassero le scene viste la domenica prima di Carnevale, ma le notizie provenienti dal Governo hanno messo in grande agitazione le famiglie. Tantissima gente, davvero troppa. Al punto che è stato necessario fare entrare tutti a scaglioni». Da qui le scene di code con carrello all'ingresso. Molta la rabbia degli utenti. «Grazie al modo in cui hanno emanato il Decreto, alimentano ancor più incertezza favorendo l'ignoranza (assembramenti da evitare sono favoriti) e la fobia (al momento attività economiche non sanno cosa fare e lavoratori non sanno se potranno lavorare o meno)» commentano inferociti alcuni utenti vedendo la ressa all'ingresso. Bancali svuotati e arrembaggio anche al Panorama di Strada Ovest. «Una domenica da dimenticare - confermano gli addetti tra gli scaffali - ci chiediamo perché i centri commerciali siano chiusi per precauzione e noi invece dobbiamo essere qui in prima linea».
I PRODOTTI
Tra le corsie buchi vistosi, da scorte semiesaurite.