VENEZIA- I sindaci delle sette città capoluogo di Provincia del Veneto esprimono «preoccupazione sui contenuti del piano adottato dal Governo per il dopo coronavirus».
«Siamo molto preoccupati - prosegue la nota - le misure contenute nella bozza del decreto rilancio non forniscono strumenti e risorse sufficienti ai sindaci, così come i provvedimenti per la scuola o il rilancio di turismo e cultura ci sembrano ancora lontani dai bisogni concreti delle realtà territoriali. Chiediamo al premier Conte di essere ricevuti e ascoltati. È assolutamente necessario tenere aperto il dialogo e trovare le forme per uscire insieme dalla crisi. Non c'è più tempo da perdere», concludono.
Ultimo aggiornamento: 14:17
© RIPRODUZIONE RISERVATA Lo affermano, in una nota comune dopo una riunione in videoconferenza, i primi cittadini Mario Conte (Treviso e Presidente Anci Veneto), Luigi Brugnaro (Venezia), Sergio Giordani (Padova), Federico Sboarina (Verona), Francesco Rucco (Vicenza), Jacopo Massaro ( Belluno) ed Edoardo Gaffeo (Rovigo).
«Siamo molto preoccupati - prosegue la nota - le misure contenute nella bozza del decreto rilancio non forniscono strumenti e risorse sufficienti ai sindaci, così come i provvedimenti per la scuola o il rilancio di turismo e cultura ci sembrano ancora lontani dai bisogni concreti delle realtà territoriali. Chiediamo al premier Conte di essere ricevuti e ascoltati. È assolutamente necessario tenere aperto il dialogo e trovare le forme per uscire insieme dalla crisi. Non c'è più tempo da perdere», concludono.