Coronavirus e gite annullate: le scuole nel caos per i rimborsi

Domenica 19 Aprile 2020 di Alessandra Vendrame
Coronavirus e gite annullate: le scuole nel caos per i rimborsi
Coronavirus e gite scolastiche annullate o “sospese”: scuole nel caos. A portare allo scoperto un’altra matassa difficile da sbrogliare al tempo dell’emergenza Covid-19 sono ora gli istituti scolastici alle prese con i viaggi di istruzione cancellati o, se tutto va bene, rinviate. E le richieste di rimborso da parte delle famiglie per le visite d’istruzione in parte, se non del tutto, pagate che intanto si fanno avanti. E qui sorgono ancora troppi interrogativi ai quali i dirigenti scolastici e i consigli di istituto ad oggi continuano ad avere difficoltà a trovare risposte. «Carissimi sto ricevendo numerose richieste di restituzione delle caparre versate per i viaggi di istruzione. Partendo dal presupposto che l’annullamento dei viaggi non è avvenuto né per volontà della scuola né degli alunni, l’istituto è costantemente in contatto con le agenzie di viaggio consapevole che la problematica non sarà rapidamente conclusa» ha scritto nel sito dell’Istituto Cerletti di Conegliano la preside, Mariagrazia Morgan. Caparre per i viaggi di istruzione che non sono certo briciole. Basti pensare che un istituto come il Cerletti ha accumulato caparre per 160 mila euro. Tutte già consegnate alle agenzie, che non le possono restituire e di conseguenza non potranno in tempi brevi tornare alle famiglie. L’unica “toppa” possibile restano i voucher. Ossia la possibilità messa in conto dalle agenzie di utilizzare il viaggio scolastico in data da destinarsi. «Le agenzie non restituiscono la liquidità versata bensì voucher dello stesso importo speso -spiega Anna Durigon, preside dell’Istituto tecnico per il turismo Mazzotti, 1.750 studenti di cui 450 in procinto di partire alla volta dei soggiorni studio pochi giorni prima del lockdown – Dove possibile abbiamo almeno cercato di spostare i viaggi a fine settembre o ad ottobre». Ad oggi il Mazzotti conta 45 famiglie che all’attesa del voucher hanno preferito presentare domanda di rimborso. A cui si sommano altri 150 rimborsi richiesti per le trasferte dei raduni sportivi mandati all’aria dall’emergenza. Intanto le scuole dove possibile corrono ai ripari. «Abbiamo inviato lettere di recesso dal contratto alle agenzie che ci devono ancora dare risposta – spiega la preside del liceo classico e linguistico Canova, Mariarita Ventura – Il decreto legge consente alle agenzie di viaggio questa opzione di rimborso attraverso i voucher. Ma in questo modo mettono noi scuole in difficoltà con le famiglie. Come possiamo fare con chi preferisce rinunciare al voucher e ci chiede il rimborso? Ora che il decreto dovrà essere ripreso in mano speriamo che la legge di conversione tenga conto delle difficoltà delle scuole. Solo allora capiremo allora come evolverà la questione».
 
Ultimo aggiornamento: 09:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci