Prezzi e rincari, 5 supermercati nel mirino: sequestrate le fatture

Sabato 23 Maggio 2020 di Paolo Calia
VERIOFICHE Fatture al setaccio in cinque supermercati
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TREVISO - Cinque supermercati cittadini, distribuiti tra centro storico e periferia, sono finiti nel mirino della polizia locale. In questi giorni hanno ricevuto una lettera in cui vengono sottolineati alcuni prezzi anomali, ritenuti troppo alti dagli agenti dell'ufficio polizia commerciale, e si chiede di presentare entro trenta giorni tutta la documentazione necessaria per dimostrare che il costo deciso per la vendita al dettaglio è in qualche modo giustificato. Se le spiegazioni non dovessero convincere, scatterebbe la segnalazione al Garante per la concorrenza che potrebbe infliggere sanzioni fino a 25mila euro. I prodotti incriminati, per così dire, sono i più vari: alcuni tipi di frutta e verdura, pasta, latte, carne, prodotti di auto-tutela come i guanti. Quello che, in poche parole, finisce generalmente nella spesa di settimanale di una famiglia media.

CONTROLLI
La polizia locale continua quindi senza troppi proclami il costante monitoraggio dei prezzi a caccia di aumenti anomali, di speculazioni. Stesso lavoro che stanno portando avanti le associazioni dei consumatori come l'Adiconsum, che proprio in questi giorni ha consegnato alla Guardia di Finanza un articolato esposto in cui denuncia l'aumento di circa il 10% di una ventina di prodotti in vendita in sei supermercati, tre nella provincia di Treviso e tre in quella di Venezia. Anche in questo caso si tratta essenzialmente di verdura, frutta, pane, pasta, olio, formaggi, insaccati esaminati a distanza di un mese e trovati inaspettatamente con prezzi aumentati. E le Fiamme Gialle hanno fatto partire un'indagine che ha già portato alle prime sanzioni. 

L'OBIETTIVO
La polizia locale trevigiana si sta muovendo nella stessa direzione, con controlli mirati: «Le nostre verifiche continuano, non si sono mai interrotte in tutte queste settimane - spiega il comandante Andrea Gallo - e tra una decina di giorni torneremo a verificare i prezzi nei supermercati (in tutto nove tra fuori e dentro le Mura ndr) già visitati lo scorso mese. Abbiamo annotato il costo di una ventina di prodotti e adesso torniamo a vedere se ci sono stati aumenti di rilievo. Poi li confronteremo con i dati già in nostro possesso e faremo le dovute valutazioni».

LA STRATEGIA
In attesa di capire se le denunce di aumenti ingiustificati che si rincorrono da giorni siano giustificate o meno, la polizia locale sta già facendo le proprie mosse: «Intanto - conferma il comandante - abbiamo mandato una lettera ufficiale a cinque supermercati dove abbiamo individuato alcuni prodotti messi in vendita a prezzi per noi molto più alti rispetto ad altri punti vendita. Abbiamo quindi chiesto ai titolari di queste attività di produrre, entro 30 giorni, tutta la documentazione necessaria per dimostrare quanto hanno speso comprando la merce all'ingrosso. Dopo aver preso in esame tutta la documentazione, quindi essenzialmente le fatture, faremo le nostre valutazioni. E poi daremo il via al secondo passaggio per monitorare i prezzi». Per il secondo atto dei controlli è previsto però una diversa selezione di prodotti: «Puntiamo a prendere in esame un paniere più piccolo rispetto alla volta scorsa - annuncia Gallo - concentrandoci soprattutto su quei prodotti che, secondo noi, avevano prezzi alti e poco giustificati. Sarà un controllo più mirato, centrato su quelle che per noi sono delle anomalie. Vogliamo capire se ci sono oscillazioni significative nei costi».
 

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