Coronavirus. Picco fra due settimane, gli esperti: 15 aprile apice dell'epidemia a Nordest Le date regione per regione

Martedì 31 Marzo 2020
Picco fra due settimane, gli esperti: 15 aprile apice dell'epidemia a Nordest

Potrebbe cominciare dal Nordest l'azzeramento graduale dei nuovi casi di Coronavirus. Con una Pasqua (quasi) senza contagi. A dirlo è uno studio dell'Einaudi institute for economics and finance (Eief), centro di ricerca indipendente fondato dalla Banca d'Italia, che quotidianamente esamina il bollettino diffuso dalla Protezione civile nazionale, calcolandone le variazioni giornaliere e stimandone la proiezione nel tempo.

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Zero contagi: quando in Veneto, Trentino, Friuli

Secondo l'analisi condotta da Franco Peracchi, docente all'Università di Roma Tor Vergata e alla Georgetown University, il Trentino Alto Adige potrebbe giungere per primo al traguardo già il 6 aprile, dopodiché toccherebbe al Friuli Venezia Giulia il 10 aprile e al Veneto il 14 aprile, per arrivare infine a completare il quadro nazionale fra il 5 e il 16 maggio.

 

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Il rispetto delle restrizioni sta dando buoni risultati, ma questo non significa che i divieti possano essere allentati.

Anzi, bisogna rispettarli ancora di più, restando a casa e uscendo il meno possibile, diradando soprattutto le visite ai supermercati e alle farmacie.


La base statistica considerata dal professor Peracchi include cinque serie di numeri: i soggetti attualmente positivi, i nuovi casi, i dimessi guariti, i pazienti deceduti e il totale dei contagiati dall'inizio dell'emergenza. Specifica l'econometrista nel suo paper, che traduciamo così dall'inglese: «Si noti che il numero dei casi attualmente positivi non è pari al numero dei componenti della popolazione attualmente infetti, ma solo al numero di quelli che sono risultati positivi al tampone. Il numero delle persone attualmente infette è  probabilmente maggiore di un ordine di grandezza». Fatta questa precisazione, lo studio dà conto dell'andamento registrato finora, così da poter stimare l'orizzonte temporale entro cui l'Italia dovrebbe arrivare a non registrare più nuovi casi di contagio, raggiungendo cioè il famoso picco a cui seguirebbero poi il plateau di mantenimento ed infine la discesa verso la completa scomparsa del virus.

Modelli matematici per studiare il virus
Una parte rilevante del documento è perciò dedicata a una complessa sequenza di formule algebriche, i cui risultati disegnano un'Italia federalista, con risultati differenti a seconda delle regioni. Nella previsione cronologica entrano infatti diverse variabili, come i numeri assoluti registrati da ciascun territorio, le diverse misure contenitive emanate, i conseguenti effetti in termini di rispetto o trasgressione da parte dei cittadini. Ad ogni modo la stima dell'Eief è questa: il Trentino Alto Adige dovrebbe vedere l'azzeramento dei casi lunedì prossimo, 6 aprile, seguito il 7 da Liguria, Umbria e Basilicata, l'8 dalla Valle d'Aosta, il 9 dalla Puglia, il 10 dal Friuli Venezia Giulia, l'11 dall'Abruzzo, il 14 da Veneto e Sicilia, il 15 dal Piemonte, il 16 dal Lazio, il 17 dalla Calabria, il 20 dalla Campania, il 22 dalla Lombardia e il 28 dall'Emilia Romagna, per finire con la Toscana il 5 maggio. Il professor Peracchi precisa di non aver incluso Marche, Molise e Sardegna, in quanto sono caratterizzati da cifre esigue o concentrazioni anomale. Guardando invece all'Italia nel suo complesso, l'ipotesi di raggiungimento dello scopo a livello nazionale spazia dal 5 al 16 maggio, a seconda che si valutino i valori mediani o anche quelli estremi.

 

Ecco i comuni dove il virus non esiste: sono 55 in tutto il Veneto L'elenco

Comuni Covid-free? Pochi, ma ce ne sono: sono 55 sul totale di 563. Il Veneto è una delle regioni più colpite dal Coronavirus. D'altro canto assieme ai comuni lombardi, Vo', nel Padovano, è stato uno dei primi focolai dell'infezione. A un mese abbondante dallo scoppio dell'epidemia, qual è la situazione?


Riaperture graduali: quando saranno?

Sullo sfondo di queste previsioni, dall'Eief arriva anche la proposta di utilizzare le prime aree a zero contagi per testare le migliori formule di riapertura graduale delle imprese e delle comunità. Le sperimentazioni dovrebbero comunque avvenire mantenendo i blocchi alla circolazione fra i diversi territori, secondo l'economista Luigi Guiso, convinto con lo statistico Daniele Terlizzese che sarebbe opportuno «sfruttare il periodo di chiusura per mettere l'economia in grado di ritornare operativa al più presto».

Ultimo aggiornamento: 12:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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