Coronavirus, multa record. Esce a fare un giro in macchina: stangata da 533 euro

Mercoledì 1 Aprile 2020
Coronavirus, multa record. Esce a fare un giro in macchina: stangata da 533 euro
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TREVISO Dove non arrivano le volanti della polizia, impegnate in queste giornate a pattugliare tutto il territorio comunale trevigiano, ci pensano talvolta le telecamere dell'impianto di videosorveglianza comunale a stanare i furbetti, se così vogliamo definirli, che continuano a farsi beffe delle direttive presenti nel decreto per evitare l'allargarsi del contagio del coronavirus. Finora sia gli agenti lungo le strade che gli occhi elettronici hanno permesso alla Questura di Treviso di stangare diversi automobilisti indisciplinati. È il caso di un giovane automobilista trevigiano che domenica sera è stato sorpreso a circolare in auto, senza motivo, ed è stato sanzionato con un verbale da 533 euro. 

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RIFORNIMENTO SOSPETTO
Il giovane, al volante di una Citroen, è stato immortalato dalle telecamere di videosorveglianza comunali mentre stava percorrendo viale della Repubblica, per dirigersi poi verso viale Europa. Nel traffico, molto rarefatto, della tarda serata di domenica, gli operatori della centrale della Questura hanno voluto vederci chiaro e hanno ordinato ad una pattuglia delle volanti di intervenire per un controllo. Gli agenti, dopo un brevissimo inseguimento, hanno ordinato l'alt all'automobilista. Il giovane, sorpreso per il controllo (pensava probabilmente di averla fatta  franca), ha cercato di giustificarsi dicendo prima di essere uscito per fare rifornimento alla propria auto (ma non vi era nessuna ricevuta o scontrino del self service a provare questa circostanza) poi di essere stato reduce da una visita ad un anziano parente. Man mano che le domande dei poliziotti diventavano più stringenti e ficcanti, il giovane si è trovato sempre più in difficoltà a trovare delle scuse plausibili. Per questo motivo l'automobilista è stato multato con un verbale, davvero salatissimo, di 533 euro. Perquisendo il veicolo del giovane, i poliziotti hanno trovato, ai piedi del sedile del passeggero, un videoproiettore e numerosi cavi per il collegamento e installazione dello stesso. 

RAFFICA DI CHIAMATE
L'intervento di domenica sera in viale Europa è solo uno dei numerosi che quaotidianamente la centrale operativa della Questura di Treviso si trova a coordinare, supportando gli agenti in questo delicato compito. L'altro è quello di ricevere e dare informazioni ai trevigiani che hanno letteralmente preso d'assalto il 113 dall'inizio dell'emergenza Covid-19. Si è infatti registrato, ha comunicato ieri la Questura di Treviso, un vero e proprio boom di telefonate alla centrale operativa dall'inizio dell'emergenza Coronavirus: sono state ben 6mila dallo scorso 9 marzo mentre erano state, in condizioni normali, quasi 3.500 nello stesso periodo dello scorso anno, con un aumento monstre del +60%. La maggior parte delle chiamate sono state per richieste di informazioni circa la possibilità o meno di spostamento dalle proprie abitazioni oltre che per richiedere come ottenere e compilare le varie autocertificazioni che si sono succedute dal decreto governativo dell'8 marzo in poi.
Nicola Cendron

Ultimo aggiornamento: 2 Aprile, 15:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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