La sfida del liceo al Covid: tutti in gita per 2 giorni per il rafting in Val di Sole

Venerdì 18 Settembre 2020 di Laura Bon
La sfida del liceo al Covid: tutti in gita per 2 giorni per il rafting in Val di Sole
MONTEBELLUNA - Le classi dello sportivo sfidano il Covid: due giorni in val di Sole per fare rafting e albering. Ma, soprattutto per ripartire. L'attività, della durata di due giorni, era stata deliberata lo scorso anno, per quelle che erano allora la seconda e la terza sportivo del liceo Levi di Montebelluna, ora terza e quarta. Poi il lockdown aveva mandato tutto a monte. O, per lo meno, così sembrava. Perché, invece, nella realtà le cose sono andate diversamente. La due giorni, attesa dagli studenti per mesi, è diventata realtà mercoledì e ieri, tre giorni dopo l'inizio dell'anno scolastico.

SCELTA CORAGGIOSA
Soprattutto, però, sette mesi dopo che, per la scuola italiana, è cambiato tutto. Mercoledì mattina, i professori Catia Battestrin e Lidia Ferronato docenti delle discipline di indirizzo, assieme ai colleghi Mario Pernechele e Simone Filippi, sono partiti da Montebelluna, su due pullman, con cinquanta ragazzi, riportandoli a casa ieri sera. Una scelta indubbiamente coraggiosa in un periodo in cui all'interno delle scuole ci si muove su un terreno minato, fra igienizzanti, mascherine, bagni separati e percorsi obbligati, ricreazioni a distanza e chi più ne ha più ne metta. E quindi l'assunzione di responsabilità per accompagnare dei ragazzi ad un'uscita, già pesante in situazioni normali, diventa davvero un'impresa eroica da parte di un docente. Ma i prof non si sono persi d'animo.
L'ENTUSIASMO
«Quella della due giorni -spiega il prof Mario Pernechele, collaboratore del dirigente scolastico- è attività didattica a conclusione del percorso Orienteering e rafting dello scorso anno. I ragazzi hanno fatto albering, orienteering con l'orso, rafting sul noce lungo il torrente dei mondiali grazie a Ursus adventures, che aveva proposto l'attività lo scorso anno nella riunione di tutti i licei sportivi del Veneto, mentre il suo presidente, Alessandro Fantelli, l'aveva proposta a un convegno. Un'esperienza splendida».

LA SICUREZZA
E il Covid-19? «Abbiamo rispettato tutte le regole -dice il prof- a cominciare dall'uso di due pullman anziché uno per rispettare le distanze. In albergo, poi, le stanze da quattro sono state usate come stanze da due o da tre persone». Insomma, dal punto di vista normativo tutto è stato perfetto. E i ragazzi? «Abbiamo messo in atto strumenti per l'autocontrollo e l'assunzione di responsabilità nel proprio agire...Come fanno anche le società sportive presso cui i nostri studenti si allenano e giocano. La nostra non è solo incoscienza o coraggio, ma piuttosto un aiuto al ritorno alla normalità, consapevoli che bisogna dare ai ragazzi fiducia». E sembra che questa sia stata ben riposta. «I ragazzi si sono comportati benissimo -dice il prof- attenti durante le attività e durante i pranzi e i trasferimenti, educati in hotel». Tutto bene, allora. Anche se la prova del nove si avrà fra due settimane.
 
Ultimo aggiornamento: 11:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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