Coronavirus, effetti collaterali: infermieri perdono olfatto e gusto

Martedì 17 Marzo 2020 di Mauro Favaro
Coronavirus, effetti collaterali: infermieri perdono olfatto e gusto
Coronavirus Treviso. «Abbiamo febbre. Anche più di 38. E spesso tosse. Inoltre abbiamo quasi perso l'olfatto e il gusto: non sentiamo praticamente più né gli odori né i sapori». A parlare sono alcuni degli infermieri contagiati dal nuovo coronavirus e ora costretti a rimanere in isolamento a casa. Raccontano così la loro battaglia contro il Covid-19. Chi ha potuto, ha lasciato la famiglia ed è andato ad abitare da un'altra parte. Altri, invece, vivono sotto lo stesso tetto, ma sostanzialmente da separati in casa. «I miei genitori sono stati entrambi colpiti da un tumore spiega chi si è trasferito per fortuna ho avuto la possibilità di spostarmi. Non potevo mettere a rischio anche loro». Chi invece è rimasto nella casa di sempre ha provato a organizzarsi nel migliore dei modi: «In questo periodo mi sposto esclusivamente tra la camera e un bagno, che uso solamente io aggiunge un altro per il resto indosso sempre la mascherina e non mi avvicino mai ai miei familiari, per nessuna ragione».

IL CONTAGIO
La malattia non si manifesta sempre allo stesso modo. Alcuni infermieri sono stati male per un paio di giorni.  Un malessere leggero, accompagnato da una febbriciattola che poi se n'è anche andata. Altri, invece, hanno più di 38 e faticano a deglutire e respirare. Adesso tutto il personale degli ospedali indossa le mascherine. Prima non era così. «Le mascherine ci sono. Ma all'inizio le usavamo solo quando dovevamo relazionarci con pazienti con sintomi respiratori, che non le indossavano, tra l'altro specifica un infermiere ora tutto il personale ricorre alla mascherina. Ma il virus ci ha fregato perché sostanzialmente ha un'incubazione di 14 giorni».

LA PREOCCUPAZIONE
Poi ci sono gli infermieri che si sono allontanati dalla propria famiglia per precauzione. Come Elisa Guarise, infermiera di 46 anni di Zero Branco, in servizio al Ca' Foncello, già colpita da un tumore al seno, negli anni scorsi testimonial della raccolta di fondi per donare agli ospedali dei caschetti contro la caduta dei capelli durante la chemioterapia. «Sono tre settimane che non abbraccio i miei figli ha raccontato in un video-appello registrato assieme al sindaco Luca Durighetto sono tre settimane che mantengo le distanze da tutti. Anche dalla mia famiglia. Mangiamo assieme, ma sempre distanziati. E dormo in una camera separata. Non vedo nemmeno i miei genitori da più di tre settimane. Sono stata lontana da tutti. Lavoro in ospedale e non si sa mai». Il primo cittadino di Zero Branco ha voluto far conoscere la situazione di Guarise per invitare ancora una volta tutti i cittadini a non muoversi da casa, se non per motivi realmente importanti, urgenti e indifferibili. «Io spero che chiudano tutto per almeno 15 giorni. Bisogna assolutamente spezzare la catena di trasmissione del virus sottolinea l'infermiera medici, infermieri, operatori e anche chi fa le pulizie in ospedale: tutte queste figure stanno facendo un grandissimo lavoro. E va loro riconosciuto».

IL PRIMARIO
Tra le persone colpite dal nuovo coronavirus c'è anche Enrico Busato, primario dell'unità di Ginecologia e ostetricia. «Ho dei sintomi influenzali come febbre e un po' di tosse ha raccontato dal suo isolamento domiciliare ma conto di riprendermi presto e di tornare a dare una mano in ospedale, dopo la fine dell'isolamento e la conferma dei tamponi negativi. I primi sintomi sono emersi nei giorni scorsi. Avendo fatto il vaccino, sono state escluse possibili problematiche legate all'influenza stagionale. E poi è arrivata la conferma del test per il Covid-19». «Ora tutto il personale usa le mascherine. All'inizio, però, le indicazioni ministeriali dicevano di usarle solo in presenza di casi sospetti. Poi le cose sono cambiate ha concluso il reparto di Ginecologia e ostetricia, comunque, è sicuro. Anche più di prima, dato che tutto il personale è stato sottoposto a tampone. Questo, assieme all'uso delle mascherine, adesso assicura la sicurezza». 
Mauro Favaro 
Ultimo aggiornamento: 18 Marzo, 11:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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