Zero nuovi contagi da coronavirus nella Marca. La notizia più bella, che tutti aspettavano, è arrivata nella giornata di Pasquetta. Tutti i test processati nelle ultime 24 ore hanno dato esito negativo. E’ la prima volta che accade dallo scorso 25 febbraio, cioè da quando è esplosa l’epidemia anche nel trevigiano. A livello veneto, solo Rovigo è in linea con i zero contagi della Marca. Tutte le altre province continuano a registrare nuovi casi, pur con una frequenza minore rispetto alle scorse settimane.
E non ci sono festività di Pasqua che tengano. L’unità di Microbiologia dell’ospedale di Treviso funziona praticamente a ciclo continuo. Di conseguenza l’azzeramento dei contagi, almeno per una giornata, non è frutto di un allentamento dei controlli. “I tamponi che sono stati processati dalla notte scorsa a ieri pomeriggio hanno dato esito negativo”, conferma Francesco Benazzi, direttore generale dell’Usl della Marca. E’ un segnale meraviglioso. Ma non si può ancora cantare vittoria. “L’attività è continua – sottolinea lo stesso Benazzi – di conseguenza potrebbero emergere altri casi positivi tra gli ospedali e le case di riposo che stiamo sottoponendo a screening”. Proprio oggi verrà portato a termine il programma di controllo totale sugli operatori e sugli ospiti dei centri servizi per anziani del trevigiano. Va detto che tra sabato e domenica, giorno di Pasqua, erano emerse altre cinque positività. Il numero, comunque, è estremamente basso rispetto ai picchi di un paio di settimane fa, quando si era arrivati a contare cento contagi al giorno.
E lo zero apparso ieri nella casella dei nuovi positivi rappresenta un ottimo viatico. La speranza è che possano presto azzerarsi anche i decessi. Nel fine settimana sono mancate tre persone risultate positive al Covid-19. E ieri c’è stato un altro decesso nell’ospedale di Conegliano. Tra le persone mancate nel giorno di Pasqua c’è Danilo Furlan, 86 anni, residente a San Polo di Piave, conosciuto in particolare per essere stato tra i fondatori della Pro Loco e del comitato dei festeggiamenti della Guizza. Dopo una vita passata a lavorare come agricoltore, era già costretto a convivere con qualche problema di salute. E il coronavirus non gli ha lasciato scampo. “Era stato in ospedale, ma a fine febbraio era stato rimandato a casa: ancora non si sospettava del Covid-19 – spiega il figlio Pierpaolo – dato che non migliorava, è stato nuovamente ricoverato. E nel frattempo è risultato positivo al coronavirus. Ringraziamo il personale dell’ospedale di Oderzo per tutto quello che ha fatto: ogni giorno gli infermieri facevano una video-chiamata con il telefonino per permettere a papà di vederci e di parlarci”. Negli ultimi giorni il Covid-19 ha rallentato la propria corsa nella Marca. Fino ad ora, però, il prezzo è stato altissimo. Negli ultimi cinquanta giorni, dallo scorso 25 febbraio, hanno perso la vita 167 trevigiani risultati positivi al coronavirus. La quota delle persone contagiate è stabile. Ieri si è rimasti a 1.983 (1.427 con infezione attualmente in corso). Sono stabili anche i ricoveri negli ospedali. Al momento ci sono 298 pazienti ricoverati nei reparti ordinari, uno in meno rispetto a ieri. Mentre nelle Terapie intensive si stanno assistendo 39 persone. Nelle ultime 24 ore non c’è stato nessun nuovo ingresso. Calano drasticamente gli isolamenti a casa. Su questo fronte, 3.087 trevigiani restano in quarantena domiciliare obbligatoria, tra le persone positive al Covid-19 e i loro familiari. Ma solo ieri 244 cittadini hanno potuto uscire dall’isolamento totale. La quota dei pazienti dimessi dagli ospedali della Marca rimane ferma a 395. Nella giornata di Pasquetta, infine, un’altra persona è stata dichiarata guarita. Ad oggi sono 394 i trevigiani definitivamente usciti dal tunnel dell'infezione da coronavirus.
Ultimo aggiornamento: 08:41
© RIPRODUZIONE RISERVATA E non ci sono festività di Pasqua che tengano. L’unità di Microbiologia dell’ospedale di Treviso funziona praticamente a ciclo continuo. Di conseguenza l’azzeramento dei contagi, almeno per una giornata, non è frutto di un allentamento dei controlli. “I tamponi che sono stati processati dalla notte scorsa a ieri pomeriggio hanno dato esito negativo”, conferma Francesco Benazzi, direttore generale dell’Usl della Marca. E’ un segnale meraviglioso. Ma non si può ancora cantare vittoria. “L’attività è continua – sottolinea lo stesso Benazzi – di conseguenza potrebbero emergere altri casi positivi tra gli ospedali e le case di riposo che stiamo sottoponendo a screening”. Proprio oggi verrà portato a termine il programma di controllo totale sugli operatori e sugli ospiti dei centri servizi per anziani del trevigiano. Va detto che tra sabato e domenica, giorno di Pasqua, erano emerse altre cinque positività. Il numero, comunque, è estremamente basso rispetto ai picchi di un paio di settimane fa, quando si era arrivati a contare cento contagi al giorno.
E lo zero apparso ieri nella casella dei nuovi positivi rappresenta un ottimo viatico. La speranza è che possano presto azzerarsi anche i decessi. Nel fine settimana sono mancate tre persone risultate positive al Covid-19. E ieri c’è stato un altro decesso nell’ospedale di Conegliano. Tra le persone mancate nel giorno di Pasqua c’è Danilo Furlan, 86 anni, residente a San Polo di Piave, conosciuto in particolare per essere stato tra i fondatori della Pro Loco e del comitato dei festeggiamenti della Guizza. Dopo una vita passata a lavorare come agricoltore, era già costretto a convivere con qualche problema di salute. E il coronavirus non gli ha lasciato scampo. “Era stato in ospedale, ma a fine febbraio era stato rimandato a casa: ancora non si sospettava del Covid-19 – spiega il figlio Pierpaolo – dato che non migliorava, è stato nuovamente ricoverato. E nel frattempo è risultato positivo al coronavirus. Ringraziamo il personale dell’ospedale di Oderzo per tutto quello che ha fatto: ogni giorno gli infermieri facevano una video-chiamata con il telefonino per permettere a papà di vederci e di parlarci”. Negli ultimi giorni il Covid-19 ha rallentato la propria corsa nella Marca. Fino ad ora, però, il prezzo è stato altissimo. Negli ultimi cinquanta giorni, dallo scorso 25 febbraio, hanno perso la vita 167 trevigiani risultati positivi al coronavirus. La quota delle persone contagiate è stabile. Ieri si è rimasti a 1.983 (1.427 con infezione attualmente in corso). Sono stabili anche i ricoveri negli ospedali. Al momento ci sono 298 pazienti ricoverati nei reparti ordinari, uno in meno rispetto a ieri. Mentre nelle Terapie intensive si stanno assistendo 39 persone. Nelle ultime 24 ore non c’è stato nessun nuovo ingresso. Calano drasticamente gli isolamenti a casa. Su questo fronte, 3.087 trevigiani restano in quarantena domiciliare obbligatoria, tra le persone positive al Covid-19 e i loro familiari. Ma solo ieri 244 cittadini hanno potuto uscire dall’isolamento totale. La quota dei pazienti dimessi dagli ospedali della Marca rimane ferma a 395. Nella giornata di Pasquetta, infine, un’altra persona è stata dichiarata guarita. Ad oggi sono 394 i trevigiani definitivamente usciti dal tunnel dell'infezione da coronavirus.