Casa Fenzi, nuova morte sospetta: disposta l'autopsia

Mercoledì 17 Giugno 2020 di Denis Barea
SENZA PACE Casa Fenzi di nuovo sotto la lente della Procura per il decesso di una donna di 88 anni domenica: sospetto coronavirus
CONEGLIANO Malata ma mai trasportata al pronto soccorso dell’ospedale di Conegliano, malgrado le sue condizioni si stessero palesemente aggravando. Perché Antonietta Dal Mas non è stata ricoverata per quanto mostrasse di avere tutti i sintomi del Covid 19? Questo è l’interrogativo a cui vuole dare una risposta l’autopsia che è stata disposta dalla Procura di Treviso sulla salma della donna. L’esame autoptico verrà condotta domani a Padova dal medico legale Antonello Cirnelli.
SOTTO LA LENTE
La Dal Mas è l’undicesimo morto per sospetto Coronavirus di Casa Fenzi, la casa di risposo coneglianese divenuta un terribile focolaio della malattia durante i giorni dell’epidemia. Gli altri sono Pasquale Galasso, Andrea Zanette di 88 anni e Giuseppe Forner di 92 anni, Gianantonio Baccin 93 anni, Liliana Girardi Nori 95 anni, Vincenzo Sapia 70 anni, Livia Moretti 98 anni, Elisa Di Gino Dolfo 92 anni, Maria Bergo 91 anni e Angelo Fantucchio, 54enne di origine siciliana. Tutti sono morti a causa del Covid.
L’ULTIMO CASO
La donna, che aveva 88 anni, era stata sottoposta a due distinti tamponi diagnostici, uno risultato positivo e il secondo negativo. Ma è il decorso clinico della Dal Mas, che aveva tutti i sintomi dell’infezione, su cui gli inquirenti vogliono fare luce. L’anziana è morta domenica 14 giugno a Casa Fenzi e malgrado soffrisse di una polmonite, che ne ha gravemente indebolito il corpo già provato dall’età, si è deciso di non trasportarla in ospedale preferendo invece protrarre la sue degenza all’interno della Rsa coneglianese. Ora gli inquirenti che indagano sulle 34 morti sospette nella casa di risposo vogliono capire il perché di questa scelta e per questo è stato disposto l’esame autoptico sulle salma, che dirà se il virus è stato o meno la causa del decesso.
LE INDAGINI
Da tutti gli 11 post mortem disposti fino ad ora, da cui cominceranno ad arrivare le prime risposte entro un paio di settimane, la Procura intende inoltre chiarire come la casa di riposo abbia ottemperato da un lato alle disposizioni della Regione Veneto dall’altro a quelle dell’autorità sanitarie trevigiane. Sul punto è stato presentato un esposto anche da parte della Ulss 2, accusata dai dirigenti di Casa Fenzi di aver fornito in ritardo i dispositivi di sicurezza, guanti e soprattutto le mascherine. Oltre 33 ospiti della Rsa coneglianese sono morti di Corona Virus e l’infezione ha raggiunto il 68% per cento dei degenti.
IL COMITATO
Intanto il comitato dei familiari che ha presentato l’esposto da cui sono partite le indagini è stato sciolto d’ufficio dal consiglio di amministrazione dell’istituto. Il motivo è dovuto al fatto che tre dei cinque componenti l’organismo hanno perso negli scorsi mesi il familiare ospitato nella struttura, di fatto decadendo dal loro ruolo. Il cda di Casa Fenzi ha dato mandato al direttore dell’ente di convocare l’assemblea costitutiva per formare il nuovo comitato. 
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