Linea internet a singhiozzo, universitaria perde l'anno

Venerdì 19 Marzo 2021 di Laura Bon
Linea internet a singhiozzo, universitaria perde l'anno
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CORNUDA Linea internet a singhiozzo, perde l’anno all’università. La mancanza di una rete adeguata è costata cara a una studentessa di Cornuda che, in un anno in cui molti test si sono svolti a distanza, non è riuscita a portare a termine il suo, necessario per l’ammissione all’università. Così è stata costretta a vivere, non per sua scelta, un anno sabbatico. La studentessa stessa lo ha raccontato al sindaco Claudio Sartor in un’accorata lettera in cui descrive le peripezie con le quali si è trovata a fare i conti fin dall’inizio dell’emergenza Covid. «La zona dove abito -dice la giovane- è un po’ nascosta dai segnali; per quanto riguarda i problemi legati ai telefoni cellulari, come soluzione abbiamo il telefono fisso; per la linea internet, invece, non abbiamo alcuna soluzione. Abbiamo provato a cambiare gestore ma nulla è cambiato, l’unica soluzione valida sarebbe avere una linea internet con la fibra, ma la stessa termina a più di un chilometro di distanza dalla nostra abitazione, nonostante abitiamo lungo la strada principale». Poi racconta la sua odissea, legata all’avvio della didattica a distanza.
IL RACCONTO
«A giugno 2020 -dice la giovane- mi sono diplomata ed è stato un traguardo impegnativo. Seguire le lezioni da casa per me era sempre un punto interrogativo perché ogni mattina mi svegliavo con il dubbio se avrei potuto seguire le lezioni o no. Già seguirle da casa non è semplice, in più non seguirle tutte, soprattutto al quinto anno, è stato un handicap non da poco». Fino all’ultimo. «Ho rischiato -prosegue- di non consegnare il mio progetto per l’esame di maturità in tempo sempre per colpa della linea internet, i professori mi hanno aspettato fino alle 23,57 quando finalmente si è inviato il file (il tempo a disposizione per la consegna del progetto era la mezzanotte di quel giorno per tutta Italia)». Ma, per l’università non è stato così. E le è rimasto il magone per un’occasione svanita. «A settembre 2020 -dice la ventenne- mi sono iscritta per poter dare il test d’ingresso per l’università e non sono riuscita neanche ad iniziarlo sempre per colpa della connessione. Quindi ora ho perso un anno di studi. Aspetto con ansia settembre 2021 sperando veramente di poter fare questo test in sede a Padova».
LA PRESA DI POSIZIONE
E il sindaco Claudio Sartor, oggetto di ripetute segnalazioni da parte dei cittadini, si è fatto portavoce delle loro lamentele scrivendo all’assessore regionale Roberto Marcato per segnalare le conseguenze del ritardo in un progetto che sarebbe dovuto salpare da tempo. «Il Comune di Cornuda -spiega Sartor- è stato incluso assieme ad altri dodici della provincia di Treviso, nel progetto banda ultra larga finanziato dalla Regione Veneto».

Purtroppo, però, si sono verificati dei ritardi nell’attuazione. «Questi incidono profondamente sulla gestione di molte attività economiche -dice ancora il sindaco- che si trovano a subire disagi. Non meno importanti sono quelli che incontrano quotidianamente gli studenti costretti a seguire le lezioni da casa con carenze o assenze di segnale». Di qui la richiesta alla Regione “di avere informazioni sullo stato dei programmi per la messa in opera della banda ultra larga, da sempre considerati strategici per la Regione”. Ma, ancor più, per chi non può pensare di veder il proprio futuro condizionato da una rete inadeguata.

Ultimo aggiornamento: 09:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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