Devono lavorare: le campionesse della Permac costrette a rinunciare alla sfida di Coppa

Lunedì 15 Aprile 2019
Le ragazze della Permac
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VITTORIO VENETO - Niente semifinale e relativo sogno di vincere la Coppa per.. motivi di lavoro. Succede nel calcio femminile per le ragazze trevigiane dell'Asd Permac Vittorio Veneto«Non saremo in grado di disputare il ritorno della semifinale di Coppa Italia, mercoledì  contro la Riozzese - recita una nota ufficiale della società - Gli impegni lavorativi di diverse (troppe) atlete non ci consentono di affrontare la trasferta in terra lombarda. Ricordiamo che già per i quarti di finale la nostra società è stata costretta ad una trasferta massacrante a Genova in un mercoledì lavorativo (partenza alle 5 di mattino rientro alle 3 di notte), anche in quell'occasione con numerose assenze. Si era cercato, tramite un gentlemen’s agreement pre-sorteggio, di evitare questo disguido proponendo soluzioni, ma non sono state accettate»

La Permac aveva proposto lo spostamento del match di andata alla domenica e il ritorno  da mercoledì al sabato pre-pasquale. «Dopo il sorteggio, con l’andata di nostra competenza, abbiamo provveduto subito al cambio giornata, facendo anticipare la gara maschile al sabato per aver libero il campo alla domenica, e rispettare l’impegno preso. Per il ritorno, purtroppo, non c’è stata la stessa disponibilità da parte della squadra avversaria. Ci rammarica moltissimo di dover prendere la decisione di non prendere parte all’incontro. Una sconfitta per lo sport in generale e soprattutto per il movimento e la crescita del calcio femminile. Non si può costringere ragazze che studiano e lavorano ad impegni infrasettimanali di tale importanza. È stato deprimente, commovente e molto, molto doloroso, guardare negli occhi in lacrime le ragazze costrette a dare forfait - scrive la società - Si sono sentite  quasi colpevoli con la loro assenza (solo perché costrette ad andare a lavorare e non alla partita), di aver infranto il sogno delle compagne di giocarsi un traguardo storico, sudato e combattuto tutto l’anno...o tutta la vita! Speriamo almeno che questo sacrificio posso essere utile in futuro ad una maggiore attenzione, considerazione e soprattutto rispetto per questo meraviglioso mondo chiamato Calcio Femminile ed alle sue splendide, appassionate protagoniste».
Ultimo aggiornamento: 12:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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