Licenziata dalla coop dopo l'infortunio sul lavoro: riassunta e indennizzata

Lunedì 1 Luglio 2019
La segretaria generale della Cisl di Belluno Treviso, Cinzia Bonan
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TREVISO - La dipendente di una cooperativa di Reggio Emilia responsabile della ristorazione in una caserma di Treviso, si è vista riconoscere dalla Cassazione il diritto al reintegro e ad un risarcimento di 50mila euro in seguito al licenziamento deciso dall'azienda, dopo un'assenza per un infortunio sul lavoro. Il ricorso era stato presentato dalla Cisl.

La Corte suprema, informa il sindacato, ha anche chiarito un aspetto del Jobs Act controverso, ossia il limite entro il quale è possibile impugnare un licenziamento, cioè 180 giorni e non, come sostenuto dal datore di lavoro, i 90 indicati dalla riforma del governo Renzi. «Si tratta - dice la segretaria generale della Cisl di Belluno Treviso, Cinzia Bonan - di un risultato straordinariamente positivo, in primis per la lavoratrice che ha subìto l'ingiustizia di essere licenziata dopo essersi fatta molto male lavorando, e in secondo luogo perché grazie all'azione legale da noi promossa è stata chiarita una volta per tutte, a beneficio di tutti i lavoratori dipendenti, l'interpretazione di una parte normativa del Jobs Act che era ambigua e sulla quale la magistratura non s'era ancora pronunciata». 
Ultimo aggiornamento: 2 Luglio, 12:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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