TREVISO - Tre passerelle, un lavatoio in pietra d'Istria, e mattoni in cotto antico: a fine giugno apre il Canale delle Convertite, un giardino a filo d'acqua nel cuore del centro città. Ieri mattina il sindaco Mario Conte e l'assessore ai Lavori Pubblici Sandro Zampese sono stati in sopralluogo lungo il tratto dove è avvenuta la scopertura. «Abbiamo firmato un atto di servitù con Israa per rendere fruibile il luogo a tutti i cittadini», ha informato Zampese. Il lavoro di recupero del canale è teso a mettere in evidenza la storicità del luogo e fare un'operazione di recupero dell'antico mestiere delle lavandare.
LA STORIA
«Il lavatoio in pietra d'Istria servirà anche come discesa per la manutenzione del canale - prosegue Zampese - ma l'intervento è stato pensato come recupero di un angolo della vecchia Treviso.
L'OBIETTIVO
I prodromi del progetto attuale nel 2017 quando l'allora assessore all'ambiente Luciano Franchin iniziò a porre il tema. «Sarebbe bello rivedere il canale delle Convertite che, partendo da piazzale Burchiellati, attraversa piazza del Grano e piazzale Matteotti aveva sottolineato - sarebbe davvero un'operazione importante sia dal punto di vista idrogeolgico che estetico e che riconfermerebbe Treviso come città d'acque. Riportando alla luce e ripulendo dal fango il canale che lo intasa e intervenendo su un tratto del canale del Fuin contribuiremo alla soluzione di una annosa questione idrogeologica». Poi la partecipazione al bando, che però da solo non avrebbe consentito di arrivare al risultato. «Ci è sembrato utile impegnare parte dell'avanzo per quest'opera cheporterà anche valore aggiunto a Treviso come città d'acque», ribadisce Zampese.