Niente Green pass a scuola, stangati tre istituti steineriani: un insegnante su 4 non è vaccinato

Martedì 22 Febbraio 2022 di Maria Elena Pattaro
La scuola steineriana di Zoppè di San Vendemiano
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Un dipendente su quattro non è vaccinato, in barba all’obbligo sancito per il personale scolastico. Controlli nelle scuole steineriane della Marca e del Veneziano: in tre istituti i carabinieri del Nas (Nucleo antisofisticazione e sanità) di Treviso hanno riscontrato posizioni irregolari. Sono circa 30 i dipendenti, una decina per ogni istituto, sprovvisti di Green pass. Su un totale di 120 nei tre istituti paritari: in media un lavoratore su quattro non risulta in regola, quindi, con le nuove norme in vigore dal 15 dicembre scorso. Nel mirino sono finite la scuola steineriana Michael di Treviso, la scuola Steiner Waldorf Novalis di Zoppé di San Vendemiano e la veneziana Scuola Rudolf Steiner di Oriago di Mira. Nelle prossime settimane verranno notificate dunque le sanzioni amministrative. Si parla, nel complesso, di oltre 20mila euro, come confermano i militari, che hanno effettuato dei controlli incrociati con le Ulss sulla situazione vaccinale del personale scolastico. Per ogni Green pass che manca all’appello verranno staccate una sanzione da 600 euro a carico del dipendente che ne è sprovvisto e da 400 euro per il datore di lavoro, che ha l’obbligo di sorvegliare. 

Nelle scuole steineriane, diffuse in tutto il mondo e che accompagnano il bambino dal pre-asilo alla maggiore età, viene offerta una formazione alternativa a quella tradizionale.

Basata sul pensiero dell’esoterista e teosofo austriaco Rudolf Steiner (1861-1925). La sua antroposofia declinata nell’educazione si riassume nel motto “imparare a imparare”. Programmi e libri di testo non sono essenziali. La priorità è invece il confronto con gli altri e la condivisione delle esperienze con i compagni e gli educatori. No al nozionismo, sì all’espressività e alla sperimentazione. Da qui l’interesse per le materie artistiche, creative e artigianali. Gli insegnanti non infondono nozioni ma sono visti come esempi a cui ispirarsi. La tutela della libertà dell’individuo è uno dei pilastri di questo approccio. E forse è proprio in virtù di questa che gli istituti avrebbero chiuso un occhio sulla vaccinazione dei loro dipendenti. Incappando però nella violazione delle norme anti Covid, a due anni esatti dallo scoppio della pandemia. 


La scuola steineriana Michael di Treviso è attiva da 34 anni grazie al sostegno della cooperativa La Spiga d’Oro - come si legge nel sito istituzionale - ed è ospitata in un edificio di proprietà della Provincia di Treviso, affacciato sul lungo Sile. L’altra cugina trevigiana, la Novalis di Zoppé di San Vendemiano è gestita invece da “La Cruna Associazione per la pedagogia Steiner Waldorf”, coadiuvata dalla cooperativa sociale “Aurora”. Il primo “gruppo gioco” risale al 1996 e l’anno dopo apriva i battenti la prima scuola in una struttura messa a disposizione dal comune di San Vendemiano. Oggi conta all’incirca 370 allievi. La scuola di Oriago ha messo radici invece nel 1983 con una prima classe elementare e una materna. E anche in questo caso l’espansione è stata notevole, tanto da richiedere un cambio di sede. «Non abbiamo ricevuto nessuna sanzione amministrativa al momento - afferma Sabino Pavone, responsabile legale della scuola steineriana di San Vendemiano -. Noi ci sentiamo tranquilli dopo questa ispezione». 


Nella Marca nei giorni scorsi era finita nel mirino la scuola “alternativa” di Povegliano, con almeno quattro persone, tutte adulte, trovate,senza Green pass e per questo multate. I cittadini la indicano come la scuola dei No vax, ma i diretti interessati hanno sempre rifiutato questa etichetta. Le sanzioni staccate dalla polizia locale di Ponzano e Povegliano, però, sembrano dire altro. Le attività sono iniziate lo scorso ottobre, quando una vecchia casa disabitata è stata trasformata nella nuova sede dell’associazione Real human rights, gruppo con base in Ungheria e “filiale” italiana a Gruaro (Venezia). Tecnicamente si tratta di un centro ricreativo privato. Ma in realtà funziona come una sorta di “scuola alternativa” messa in piedi attraverso il sistema dell’educazione parentale. 

Ultimo aggiornamento: 17:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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