VITTORIO VENETO (TREVISO) - Mense ospedaliere e centri cottura controllati dai Nas nell'ambito di una campagna di verifiche a livello nazionale finalizzata alla verifica dei servizi di ristorazione e delle imprese di catering assegnatari della gestione delle mense nelle strutture sanitarie. Nella Marca sono stati passati al setaccio tutti gli ospedali, a partire dal Ca' Foncello. L'unica violazione penale è stata riscontrata nella struttura addetta alla preparazione dei pasti all'interno dell'ospedale di Vittorio Veneto. Si tratta di un estintore scaduto. L'ammenda, che varia da mille a 6.400 euro, sarà a carico della ditta che gestisce il centro cottura dell'Usl.
Le sanzioni
Per il resto dei casi si tratta di violazioni di lieve entità che non hanno dato luogo a multe, quanto piuttosto prescrizioni indirizzate alle singole strutture. Si parla di inadeguatezze igienico sanitarie e strutturali quali alcune piastrelle rotte, vecchie zanzariere da cambiare, muri scrostati. Nulla che crei allarme ma soltanto inadeguatezze strutturali che le mense e i centro cottura provvederanno a ripristinare al meglio e poi a comunicare gli avvenuti lavori alle rispettive direzioni sanitarie. «Le mense di Castelfranco e Treviso vengono fornite dal project financing. Noi, come Usl, mettiamo in atto un controllo sulla filiera del cibo. Le nostre dietiste verificano altresì che siano rispettati i criteri igienico sanitari nelle mense e il rispetto delle diete. Da questi punti di vista non abbiamo mai avuto problemi» spiega il dg Francesco Benazzi. Capitolo a parte merita la mensa di Vittorio Veneto in quanto la ditta che egstiva l'appalto per la preparazione dei pasti ha perso, lasciando il campo all'Euroristorazione. «Nel passaggio di consegne è possibile che qualcosa sia scappato, come qualche zanzariera da cambiare o qualche piastrella scrostata.