Caos delle consegne: il 20% degli autotrasportatori trevigiani è in quarantena

Sabato 15 Gennaio 2022 di Brando Fioravanzi
Caos delle consegne: il 20% degli autotrasportatori trevigiani è in quarantena
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TREVISO - Forniture che arrivano in ritardo ad aziende, negozi, bar, ristoranti. Perfino edicole. Oppure che non arrivano proprio. Il Covid sta gettando nel caos il settore della logistica, soprattutto quello dei fornitori, la miriade di furgoni che ogni giorno alimentano le attività commerciali della Marca. Secondo la Confartigianato il 20% degli autotrasportatori trevigiani è bloccato perché in quarantena.

E le merci arrivano nelle attività commerciali col contagocce. «Quello delle positività tra il personale aziendale è un problema comune ormai a tanti settori afferma Danilo Vendrame, presidente del gruppo trasporti di Confartigianato Imprese Marca Trevigiana Il punto, però, è che negli autotrasporti quando manca un autista questo difficilmente può essere rimpiazzato da un collega. Se già ci sono difficoltà a reperire personale con patente B, figuratevi come sia quasi impossibile trovarne di nuovo ora tra contagi e obbligo di Green Pass».


LE PREVISIONI

La carenza di manodopera specializzata e la pandemia stanno dunque comportando un problema generalizzato nel rispetto sia degli orari che dei giorni di consegna degli ordini, anche perché, come detto, circa il 20% degli autotrasportatori trevigiani è oggi bloccato in casa per rispettare l'isolamento. «Per fortuna questa settimana siamo ancora a scartamento ridotto dopo le festività, abbiamo solo eliminato le mezze giornate libere degli operatori spiega Vendrame - ma da lunedì credo che i disagi sul territorio saranno ben maggiori, anche perché è facile che il virus colpisca i centri di smistamento con conseguenze a quel punto a cascata per tutti. Inoltre, va considerato che nel trasporto locale abbiamo ancora un 15% di personale non vaccinato, un dato comunque in miglioramento rispetto al 30% di novembre». Insomma, una situazione delicata.


L'APPELLO

«Anche noi, come Cgil Treviso, abbiamo registrato ritardi nelle consegne, soprattutto in quelle aziende più piccole dove è complicato effettuare un turnover di personale avendo magari pochi dipendenti dichiara il segretario generale Mauro Visentin Per questo lancio un appello affinché si continuino a seguire i protocolli firmati con le sigle sindacali per il contrasto alla diffusione nel Covid in azienda, anche se poi i numeri non mentono: la maggior parte delle positività arrivano dall'esterno, da contatti in famiglia. Bisogna anche continuare a spingere sulle vaccinazioni. Se non lo facciamo rischiamo che i problemi nelle consegne si facciano molto più seri». Ritardi che al momento risultano comunque tutto sommato limitati. «Nonostante i disagi causati un po' ovunque dai contagi devo dire che i fornitori sono sempre stati disponibili a trovare soluzioni alternative ogni qual volta si sia presentato un problema di consegna - dice Dania Sartorato, imprenditrice di Casier e presidente Fipe Confcommercio I rallentamenti, al massimo di una mezza giornata, ora sono comprensibili. Ciò che invece preoccupa di più sono i rincari dei prezzi previsti nel prossimo futuro, anche perché si parla di una inflazione al 6% che inciderebbe molto su quasi tutte le voci di spesa della nostra categoria». Infine, Maurizio Pregnolato, segretario provinciale di Sinagi Treviso (Sindacato Nazionale Giornalai d'Italia) con edicola a Fiera dal 1948: «Nelle edicole giornali e riviste continuano a essere consegnati puntualmente, ma il vero disagio lo abbiamo con i gratta e vinci che arrivano anche con 5 giorni di ritardo rispetto al previsto. I corrieri ci dicono sia una questione legata ad un eccessivo carico di lavoro dopo le festività, ma è molto probabile che i contagi abbiamo colpito anche i loro turni di lavoro».

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