Altra notte di terrore al Biscione: rapina un ragazzino per andare ad ubriacarsi

Mercoledì 19 Agosto 2020 di Serena De Salvador
Altra notte di terrore al Biscione: rapina un ragazzino per andare ad ubriacarsi

TREVISO - Un nuovo atto violento torna a macchiare l'estate coneglianese, che negli ultimi mesi ha visto susseguirsi diversi episodi che hanno fatto prepotentemente emergere in tutta la sua urgenza l'allarme sicurezza. La decisa stretta imposta ai controlli delle forze dell'ordine in tutta l'area cittadina e in particolare nelle zone attorno alla stazione ferroviaria ha permesso di assicurare alla giustizia in breve tempo l'autore di una rapina ai danni di un minorenne, ma ulteriori manovre sono attese per i prossimi mesi. A partire dall'istituzione delle zone rosse già annunciate dal sindaco Fabio Chies.

L'EPISODIO
Erano da poco passate le 21 di lunedì 17 agosto quando un diciassettenne di Conegliano si è trovato a percorrere a piedi piazzale Fratelli Zoppas, meglio conosciuto come il Biscione. Attraversando la stazione degli autobus si è visto parare davanti un giovane apparentemente poco più grande di lui, che mai aveva visto in precedenza. Quando l'adolescente lo ha incrociato e superato, lo sconosciuto lo ha seguito per pochi passi e improvvisamente lo ha afferrato, cingendogli il collo con un gomito e immobilizzandolo. In pochi concitati attimi il rapinatore, di origine straniera, ha intimato alla vittima di consegnargli tutto il denaro che aveva con sé. Il diciassettenne ha deciso di collaborare e, sotto le minacce del bandito, ha estratto e aperto il portafoglio. Dall'interno il rapinatore ha estratto le poche banconote presenti, pari a circa 40 euro, prima di mollare la presa attorno al collo del ragazzo e allontanarsi a piedi.

LE INDAGINI
L'adolescente, pur fortemente scosso, ha avuto la prontezza di avvertire subito i familiari e di precipitarsi alla vicina caserma dei carabinieri per raccontare l'accaduto e sporgere denuncia. Ai militari ha raccontato nei dettagli quanto accaduto poco prima, fornendo anche una precisa descrizione del rapinatore e degli abiti che indossava oltre a precisare il fatto che lo sconosciuto era con tutta probabilità sotto l'effetto dell'alcol. Gli inquirenti hanno immediatamente inviato al Biscione una pattuglia che, grazie all'identikit fornito dalla vittima, in breve tempo ha rintracciato il responsabile, un ventiduenne senegalese. L'africano era poco lontano e una volta fermato è stato subito chiaro che avesse notevolmente alzato il gomito. La ricostruzione dei suoi spostamenti ha permesso di appurare che poco dopo la rapina aveva speso l'intero bottino per acquistare altri alcolici in un vicino bar e nei suoi confronti è scattato l'arresto. Trascorsa la notte nelle camere di sicurezza, ieri mattina in sede di direttissima la misura è stata convalidata e il 22enne ha ora l'obbligo di firma. Regolare e residente in zona, era già un volto noto alle forze dell'ordine che quotidianamente monitorano l'area della stazione e le persone che vi gravitano abitualmente.

IL PRIMO CITTADINO
«Si tratta senza dubbio di un gesto deprecabile ha commentato il sindaco Fabio Chies, ma il fatto che responsabile sia stato preso in brevissimo tempo dimostra come il capillare dispositivo di controlli interforze funzioni bene. Pare trattarsi di un fatto estemporaneo, aggravato anche dall'abuso di alcol, ma l'attenzione alla sicurezza in città resta sempre massima». Attualmente sono in corso le operazioni per approntare le delibere necessarie all'istituzione delle zone rosse al Biscione, in stazione, alla Corte delle Rose, ai portici del duomo e in alcuni parchi pubblici, dove i soggetti molesti o responsabili di fenomeni di degrado saranno colpiti dal daspo urbano. I provvedimenti, lanciati dopo il vertice in Prefettura del 21 luglio convocato in seguito ad altri gravi episodi avvenuti nell'area, saranno votati in consiglio comunale a settembre e, se approvati, entreranno in vigore in autunno. L'incontro alla presenza di istituzioni e forze dell'ordine era seguito non solo a diversi casi di disturbo, atti vandalici e risse tra la Corte delle Rose e la stazione, ma in particolare alla brutale aggressione da parte del ventitreenne senegalese Sileymane Pam nei confronti di un ventenne albanese ridotto in fin di vita esattamente un mese fa.
 

Ultimo aggiornamento: 16 Aprile, 17:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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