Ladro in fuga, due giovani lo fermano: «Ci è scattata la molla, non siamo eroi»

Venerdì 19 Marzo 2021 di Luca Anzanello
Nicola, 18enne, non vuole essere chiamato eroe
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CONEGLIANO «Abbiamo fatto ciò che ci sembrava giusto per dei cittadini, non chiamateci eroi». Alexandru è coneglianese e ha 16 anni e mezzo, Nicola è vittoriese e ne ha 18. Entrambi sono allievi del corso di ristorazione all’Enaip di viale Venezia, alla Ferrera, e da adulti vorrebbero entrare nell’Esercito. In attesa di servire la patria con una divisa, i due giovanissimi hanno dimostrato abbondantissimo senso civico la scorsa settimana, quando hanno inseguito per una decina di minuti, fino a bloccarlo e consegnarlo ai carabinieri, un 37enne che aveva cercato di trafugare prodotti per poco più di 200 euro dall’adiacente negozio di cosmetici e prodotti per la casa Tigotà. Per sua sfortuna, il malvivente è entrato in azione intorno alle 13.40, proprio mentre Nicola e Alexandru attendevano di rientrare a lezione. «Ci stavamo rilassando al bar quando abbiamo visto due commesse del Tigotà uscire dal negozio e rincorrere un uomo urlandogli di fermarsi – raccontano i due giovanissimi – ci abbiamo riflettuto per qualche secondo e abbiamo deciso che la cosa giusta da fare era inseguirlo». 
L’INTOPPO
Il fuggiasco ha cercato di allontanarsi dalla circonvallazione, incuneandosi tra i condomini nelle strade interne che portano a Parè. «A un certo punto lo avevamo quasi preso, ma lui ha scavalcato un recinto entrando in una proprietà privata. Non potendo entrare anche noi – prosegue Alexandru – abbiamo fatto il giro di questa proprietà e quando ne è uscito abbiamo ripreso a rincorrerlo, fino a trattenerlo con la forza. Abbiamo chiamato i carabinieri, che sono arrivati in pochi minuti, poi abbiamo reso la nostra testimonianza in caserma». «L’inseguimento è durato una decina di minuti – ricorda Nicola – a un certo punto l’uomo si è disfatto della giacca dove aveva nascosto i prodotti, poi ha provato a nascondersi su degli scalini, ha ricominciato a correre ma lo abbiamo placcato. Ha tentato ancora di scappare, ma non ha alzato le mani contro di noi. Non ci siamo fatti male». «Prenderlo non è stato facile, correva veloce, ma correvamo anche noi» conferma Alexandru, che scherza: «Io mi alleno sempre, anche a casa: sono palestrato. Nicola è normale». Oggi è il tempo degli encomi e dell’orgoglio delle famiglie e dell’Enaip per l’alto senso civico dimostrato dai due ragazzi, ma non si può nascondere che l’inseguimento e il placcaggio potevano comportare seri rischi. «Sì, quell’uomo poteva essere malintenzionato anche nei nostri confronti – ammette Alexandru, nato in Romania e arrivato in Italia in tenerissima età – quello che ci è capitato non succede ogni giorno, sentiamo di avere fatto una buona azione ma siamo solo dei bravi cittadini, non degli eroi». «Quando abbiamo visto l’uomo inseguito dalle commesse ci è scattata una molla, abbiamo capito che stava succedendo qualcosa di anomalo. Abbiamo pensato che quell’uomo poteva anche essere armato, ma lo abbiamo inseguito ugualmente. È vero, per fare cose del genere bisogna stare attenti, ma io lo rifarei» afferma Nicola, che insieme al compagno di corso ha ricevuto subito i ringraziamenti e una consumazione offerta al bar dal personale di Tigotà.
LA SCUOLA
Nicola Bettin, responsabile della scuola di formazione professionale dell’Enaip coneglianese, plaude e invita alla prudenza al tempo stesso. «Sono orgoglioso dei ragazzi, autori di un gesto non scontato e assolutamente encomiabile.

Tutto è andato bene, ma credo vada ricordato che quando ci si trova in situazioni del genere bisogna saperne valutare tutte le possibili conseguenze, senza farsi prendere da facili istinti, soprattutto a quell’età. Detto questo, ringraziamo sentitamente i nostri studenti per il grande senso civico dimostrato».

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