Bandiere con il leone di San Marco a scuola: è polemica

Giovedì 30 Maggio 2019 di Elena Filini
Conegliano. Bandiere con il leone di San Marco a scuola: è polemica
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CONEGLIANO - Alla giornata sull'autonomia culturale, organizzata in autogestione dagli studenti dell'Istituto Cerletti martedì scorso, tra le varie attività (uno spettacolo al Dina Orsi e una mostra di trattori) è stata proposta anche la relazione di Ettore Beggiato sulla storia dell'autonomia veneta tra Ottocento e Novecento. Ma di fronte all'auditorium con esposte le bandiere della Repubblica di Venezia e al grido finale Viva San Marco alcuni docenti hanno deciso di prendere le distanze. «Basta con la propaganda tra le aule di scuola» protesta un gruppo di insegnanti. Ma la dirigente Mariagrazia Morgan di rimando: «È uno spazio di libertà dei ragazzi. E personalmente non ho ricevuto lamentele esplicite sullo svolgimento della giornata ma captato semplici rumors. E a domanda diretta alcuni docenti mi hanno risposto: non abbiamo rilevato esagerazioni». 
 
GLI INTERROGATIVIIl 28 maggio, al Cerlettio, si è svolta la giornata dell'autonomia culturale. Questa una delle attività in programma per la giornata: un convegno sulle tradizioni del Veneto. A destare le maggiori perplessità tra i docenti che accompagnavano gli alunni, in un auditorium interamente tappezzato dalle bandiere della Repubblica di Venezia, l'intervento dell'onorevole Ettore Beggiato, già deputato regionale e provinciale della Lega (partito politico a cui era legata anche la dirigente scolastica dell'Istituto, prof.ssa Mariagrazia Morgan, quando in passato aveva ricoperto la carica di sindaco), che è intervenuto sulla storia dell'autonomia veneta tra 800 e 900 e, tra l'altro, sui motivi per cui la maggior parte dei veneti sarebbe a favore dell'autonomia. Intervento dai chiari intenti propagandistici, conclusosi, peraltro, con il grido di Viva San Marco. Così un gruppo di docenti racconta al giornale lo svolgimento delle lezioni in autogestione. «Sin da subito si sono palesati l'indignazione e l'imbarazzo dei docenti presenti, perché il fatto sembrerebbe assumere la stessa gravità di quanto successo qualche giorno fa a Palermo, anche se nel senso di marcia inverso - continuano i professori - Dunque, all'indomani dell'accaduto ci si chiede: può una scuola assumere un così sfacciato e aperto orientamento politico? Può la politica invadere in maniera così prepotente un'istituzione scolastica? Possono i ragazzi essere così veicolati nella loro coscienza critica?». Gli insegnanti affermano di dare voce all'imbarazzo di una quarantina di colleghi.
LA REPLICAMa la dirigente Mariagrazia Morgan ribadisce che l'incontro è stato direttamente organizzato dagli studenti e spiega di non aver ricevuto alcuna protesta formale, ma solo alcuni rumors riferiti dalla sua vicaria. «Intanto va precisato che la giornata dell'autonomia è una giornata autogestita dagli studenti. Questo non significa che l'istituto non vigili sullo svolgimento delle attività attraverso suoi docenti. E chi lo ha fatto mi ha rassicurato sulla correttezza dell'iniziativa degli studenti che hanno scelto un tema di attualità visto che esiste una trattativa fra Stato e Regione sull'autonomia». Nell'anticipare che farà ulteriori verifiche, la preside rispedisce al mittente le accuse. «Mi premurerò di fare ulteriori verifiche ma quello che non accetto è la becera strumentalizzazione politica che sta facendo chi ha voluto sollevare il caso. Nella mia esperienza di dirigente credo che mi sia stata sempre riconosciuta almeno la dote dell'onestà intellettuale. E ho sempre tenuto la politica lontano dalla scuola».
Elena Filini
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