Donna in gravidanza positiva al Covid: test su tutto il personale di Ginecologia, 1 positivo

Domenica 6 Settembre 2020
Futura mamma positiva in ospedale a Conegliano
CONEGLIANO - Un decesso, 76 nuove positività e un caso nell'ambulatorio urgenze ostetriche di Conegliano. Sale oltre quota mille il totale delle persone attualmente positive nel trevigiano: tra venerdì e sabato 5 settembre i numeri sono schizzati a 1021, il triplo rispetto alle provincie più colpite del Veneto. Un dato che impone di tenere alta la guardia perché significa che il virus circola: in provincia ci sono (e ci sono state) concentrazioni virulente in luoghi distinti come l'ex caserma Serena all'inizio (dove adesso sono tutti negativizzati), lo stabilimento Aia poi, alcune Rsa tra cui quelle di Vedelago e soprattutto Spresiano, anche oggi toccata dalla morte di un'anziana ospite.
Ieri pomeriggio l'azienda sanitaria ha confermato il decesso di un anziano ricoverato nel reparto di malattie infettive con gravi patologie. Il paziente, 87 anni, proveniva proprio da Villa Tomasi. Attualmente è il focolaio più grande: 47 positività (36 ospiti di cui uno ancora ricoverato al Ca' Foncello e 11 operatori». E ad oggi sono 3 i decessi della seconda ondata: oltre a quello odierno, altre due ospiti risultate positive al Covid si sono spente nei giorni scorsi nel medesimo reparto ospedaliero. Valgono gli elementi di contorno emersi anche durante il momento più buio della pandemia: le due donne avevano rispettivamente 95 e 90 anni, ed erano entrambe già costrette a convivere con pesanti patologie. 

IL NUOVO FRONTE
A destare preoccupazione oggi è però un nuovo fronte: si tratta dell'ambulatorio urgenze ostetriche di Conegliano, dove venerdì mattina è arrivata una donna alla quattordicesima settimana di gravidanza. La paziente il 2 settembre è stata inviata dal consultorio all'ambulatorio delle urgenze ostetriche per il persistere e l'aggravarsi di nausea e vomito gravidico, sintomatologia per cui era già seguita a livello ambulatoriale: quando è giunta in ospedale, non presentava febbre o disturbi respiratori. Sottoposta a tampone, è stata ricoverata in una stanza di degenza (tutte le pazienti erano state dotate di mascherina chirurgica) e sottoposta, con beneficio, a trattamento con antiemetici. Non appena pervenuto, venerdì, l'esito del tampone, personale del reparto, direzione medica e dipartimento di prevenzione hanno disposto il suo immediato isolamento in una stanza singola e l'avvio di screening sui contatti della donna e su tutto il personale dell'unità operativa di ostetricia-ginecologia. Per quanto riguarda gli operatori i primi 30 test rapidi hanno evidenziato 29 negativi e 1 positivo (in attesa di conferma con tampone tradizionale). Sono in corso i test e le refertazioni sul restante personale. 

GLI ACCERTAMENTI
Gli accertamenti sugli altri contatti della paziente (tre compagne di stanza e familiari) hanno dato, ad ora, esito negativo. Precauzionalmente, oltre al personale, saranno sottoposte a test tutte le donne ricoverate nel Reparto durante la degenza della donna. «La paziente è isolata in una stanza singola- spiega la direzione medica - e la situazione del reparto non deve destare alcuna preoccupazione, stante l'immediata presa in carico e l'avvio dell'attività di testing per tutti, operatori compresi». Ma intanto, dopo ex caserme, aziende e vacanzieri di ritorno, si è aperto un nuovo fronte. E all'appello mancano la ripresa dei campionati di ogni ordine e grado, con il loro carico di incognite, e quella della scuola. Solo allora si avrà un quadro accettabile di cosa può attenderci questo autunno. Nel frattempo l'azienda amplia lo spettro dei posti in urgenza e nei reparti di malattie infettive. E studia un hub solo da destinare alle criticità provenienti dalle residenze per anziani.
Ultimo aggiornamento: 10:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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