Dopo l'exploit di Carlo Cracco da Gigetto a Miane, il 16 ecco Moreno Cedroni a Ca' del Poggio, poi Cristina Bowerman il 23 alla Corte di Follina e infine Simone Padoan il 29 alla Locanda Da Lino.
LE SERATE
La morte sua? «L'extra dry è sinonimo di festa, incontro. E quindi ottimo l'aperitivo. Ma per il brut nulla è come il pesce». Parola di Consorzio Docg. Che all'affondo gustoso tra gastronomia e bollicine ha dedicato un festival ad altissimo tasso di polvere di stelle. Quattro date, quattro chef stellati e quattro ristoranti del territorio tra Conegliano e Valdobbiadene, questi gli ingredienti per le serate di Cucina d'Autore che il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG, in collaborazione con l'Associazione Ambasciatori del Gusto e l'Associazione Italiana Sommelier, ha programmato per il mese di maggio nell'ambito del Conegliano Valdobbiadene Festival, indetto per celebrare i 50 anni della Denominazione. Dopo l'exploit di Carlo Cracco da Gigetto lo scorso 7 maggio, ora Moreno Cedroni, Cristina Bowerman, Simone Padoan saranno gli chef che proporranno i loro piatti a tutti gli appassionati. Ognuno, presso un ristorante della Denominazione, valorizzerà al meglio la tradizione enologica del Prosecco Superiore. Si tratta di quattro appuntamenti ideati per gustare l'eccellenza del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore abbinato ad alcune delle migliori proposte gastronomiche italiane.
IL MENUMoreno Cedroni,lo chef marchigiano patron della Madonnina del Pescatore di Senigallia, a Ca' del Poggio il 16 maggio (cena sold out) ha studiato un menù basato sul suo core business: il pesce. Si parte con ricciola fritta poco cotta, panzanella e olio al basilico er proseguire con frittatina alle vongole, erbe di campo, cavolo viola fermentato. Il primo sarà una Lasagnetta di mare, salsa di cocco prezzemolo e lime seguita da guazzetto di molluschi e crostacei sentori di anice stellato. Per concludere fragole con spuma di yogurt. Lo hanno definito il cantore degli anfratti più reconditi dell'Adriatico. Ma Cedroni risponde. «La mia cucina nasce entro i confini di quella che chiamo casa'. Un tempo andavo ad attingere al km0 senza saperlo, con estrema naturalezza, perché la mia famiglia aveva un orto con tutte le primizie del territorio e numerosi animali da cortile, il tutto davanti al mare». Oggi Cedroni è sinonimo di salumi ittici, hot dog di calamari, cotolette di rombo, frattaglie di pesce: la folgorazione è stato l'incontro con Ferran Adrià. «Prima del suo avvento-ammette- noi cuochi eravamo bigotti».
CRISTINA A FOLLINACristina Bowerman sarà il 23 maggio al ristorante La Corte di Follina. E sul prosecco ha le idee chiare. «Il Prosecco Superiore è perfetto a tutto pasto. E' finita l'era del semplice aperitivo». Tra i piatti proposti nel menù ci sarà il Filetto di vitella con vignarola e porro bruciato, proposto in abbinamento a un Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Brut. Talento, anticonformismo e coscienza civile per la prima chef stellata donna, anima della Glass Hostaria di Roma. «Nel mese di febbraio 2018 sono nominata Ambasciatrice dall'Associazione Telefono Rosa. Sono fermamente convinta che per affermarsi sul lavoro, nella ristorazione e non solo, la parola chiave per le donne debba essere indipendenza». Ultima data di cucina d'autore quella dedicata al connubio virtuoso tra pizza e prosecco. Il 29 maggio il maestro veronese della pizza, patron dei Tigli a San Bonifacio porterà le sue specialità gourmand alla locanda da Lino, per sdoganare definitivamente le bollicine del prosecco superiore abbinate alla pizza. Il pizzaiolo gourmet racconterà il suo modo di interpretare il piatto italiano più conosciuto al mondo, con un consiglio d'autore: «Io consiglio vino. Soprattutto bianco con bollicine, quindi perfetto il Prosecco Superiore».
Elena Filini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ultimo aggiornamento: 13 Maggio, 15:36
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La morte sua? «L'extra dry è sinonimo di festa, incontro. E quindi ottimo l'aperitivo. Ma per il brut nulla è come il pesce». Parola di Consorzio Docg. Che all'affondo gustoso tra gastronomia e bollicine ha dedicato un festival ad altissimo tasso di polvere di stelle. Quattro date, quattro chef stellati e quattro ristoranti del territorio tra Conegliano e Valdobbiadene, questi gli ingredienti per le serate di Cucina d'Autore che il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG, in collaborazione con l'Associazione Ambasciatori del Gusto e l'Associazione Italiana Sommelier, ha programmato per il mese di maggio nell'ambito del Conegliano Valdobbiadene Festival, indetto per celebrare i 50 anni della Denominazione. Dopo l'exploit di Carlo Cracco da Gigetto lo scorso 7 maggio, ora Moreno Cedroni, Cristina Bowerman, Simone Padoan saranno gli chef che proporranno i loro piatti a tutti gli appassionati. Ognuno, presso un ristorante della Denominazione, valorizzerà al meglio la tradizione enologica del Prosecco Superiore. Si tratta di quattro appuntamenti ideati per gustare l'eccellenza del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore abbinato ad alcune delle migliori proposte gastronomiche italiane.
IL MENUMoreno Cedroni,lo chef marchigiano patron della Madonnina del Pescatore di Senigallia, a Ca' del Poggio il 16 maggio (cena sold out) ha studiato un menù basato sul suo core business: il pesce. Si parte con ricciola fritta poco cotta, panzanella e olio al basilico er proseguire con frittatina alle vongole, erbe di campo, cavolo viola fermentato. Il primo sarà una Lasagnetta di mare, salsa di cocco prezzemolo e lime seguita da guazzetto di molluschi e crostacei sentori di anice stellato. Per concludere fragole con spuma di yogurt. Lo hanno definito il cantore degli anfratti più reconditi dell'Adriatico. Ma Cedroni risponde. «La mia cucina nasce entro i confini di quella che chiamo casa'. Un tempo andavo ad attingere al km0 senza saperlo, con estrema naturalezza, perché la mia famiglia aveva un orto con tutte le primizie del territorio e numerosi animali da cortile, il tutto davanti al mare». Oggi Cedroni è sinonimo di salumi ittici, hot dog di calamari, cotolette di rombo, frattaglie di pesce: la folgorazione è stato l'incontro con Ferran Adrià. «Prima del suo avvento-ammette- noi cuochi eravamo bigotti».
CRISTINA A FOLLINACristina Bowerman sarà il 23 maggio al ristorante La Corte di Follina. E sul prosecco ha le idee chiare. «Il Prosecco Superiore è perfetto a tutto pasto. E' finita l'era del semplice aperitivo». Tra i piatti proposti nel menù ci sarà il Filetto di vitella con vignarola e porro bruciato, proposto in abbinamento a un Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Brut. Talento, anticonformismo e coscienza civile per la prima chef stellata donna, anima della Glass Hostaria di Roma. «Nel mese di febbraio 2018 sono nominata Ambasciatrice dall'Associazione Telefono Rosa. Sono fermamente convinta che per affermarsi sul lavoro, nella ristorazione e non solo, la parola chiave per le donne debba essere indipendenza». Ultima data di cucina d'autore quella dedicata al connubio virtuoso tra pizza e prosecco. Il 29 maggio il maestro veronese della pizza, patron dei Tigli a San Bonifacio porterà le sue specialità gourmand alla locanda da Lino, per sdoganare definitivamente le bollicine del prosecco superiore abbinate alla pizza. Il pizzaiolo gourmet racconterà il suo modo di interpretare il piatto italiano più conosciuto al mondo, con un consiglio d'autore: «Io consiglio vino. Soprattutto bianco con bollicine, quindi perfetto il Prosecco Superiore».
Elena Filini
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