Concorsi pubblici deserti, giovani in fuga dal posto fisso: «I Comuni rischiano la paralisi»

Venerdì 3 Giugno 2022 di Lina Paronetto
Concorso pubblico
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TREVISO - Che il posto fisso celebrato da Checco Zalone non abbia più l'appeal di un tempo è cosa nota, ma oltre alle piccole realtà, la carenza di personale, vista in prospettiva, preoccupa anche le città capoluogo come Treviso. Che vive, spiega l'assessore di comparto Alessandro Manera, l'onda lunga della pandemia. «In termini di assunzioni - spiega Manera - se per due anni i concorsi sono rimasti bloccati, nello stesso tempo molti dipendenti hanno usufruito di quota 100, con il risultato che ora ci troviamo a dover colmare quel gap». Ma le amministrazioni pubbliche non possono andare a scegliere i propri dipendenti attingendo direttamente dal mercato, devono farlo indicendo un concorso: «Che richiede quattro-cinque mesi di tempo tra la presentazione delle domande, il bando, l'organizzazione degli uffici e in ogni caso non dà più gli esiti di un tempo - continua l'assessore - Ci siamo accorti che post pandemia molte persone preferiscono non partecipare più a questi concorsi, ma andare a lavorare nelle aziende private».

Con cui, a livello economico, il pubblico non può competere.

I NUMERI
Lo dimostrano i numeri dell'esempio che proprio Manera porta: due anni fa Ca' Sugana aveva indetto un concorso per 16 posti amministrativi di categoria C, per il quale si erano proposte 1.600 persone, di cui ben 600 si erano fisicamente presentate poi alle prove. «Di recente, abbiamo indetto un altro concorso per coprire altre tre posizioni, e, a bando quasi chiuso, ci ritroviamo meno di quaranta candidati. La carenza di partecipazione ci preoccupa molto . Un Comune capoluogo ancora ancora ce la fa a supplire a questa situazione perché è più ambito di altre sistemazioni, ma le nostre graduatorie sono utilizzate anche da altri comuni, che non trovano più personale disponibile».

LA PROPOSTA
E proporzionalmente, sono proprio le macchine amministrative più piccole ad andare in crisi prima. «Il Comune di Treviso conta 550 dipendenti impiegati nelle mansioni più varie - prosegue Manera - . Ma se di persone ne hai 20-25, e di queste magari due vigili urbani, se già te ne manca uno perdi la metà della forza lavoro. La situazione è molto preoccupante. Da assessore al Personale, suggerisco di rivedere le norme sull'avanzamento verticale, vale a dire la promozione all'interno dell'ente: se entrare nella funzione pubblica non è più così ambito, si rischia che, partendo dal basso, non si riesca più a coprire le posizioni necessarie». Ca' Sugana l'anno prossimo dovrà affrontare il pensionamento di un'altra trentina di dipendenti, che costituiscono il 5-8 per cento della forza lavoro complessiva: «Personale che dovrebbe essere sostituito immediatamente, ma il rischio è che i posti restino a lungo vacanti». La progressiva mancanza di risorse umane in alcuni municipi ha già dato conseguenze evidenti. Il superbonus 110%, - dice Manera - norma ben strutturata e ben accolta dai cittadini, ha di fatto ingolfato molte macchine pubbliche perché la mole di incartamenti presentati ha dovuto fare i conti con lo scarso personale degli uffici. «Occorre rivedere le norme di assunzione nel pubblico, magari dando ai Comuni la possibilità di assumere a tempo determinato, evitando concorsi mastodontici dal punto di vista burocratico».

Manera, che lavora e conosce bene il settore privato, constata anche come molti stranieri durante la pandemia siano ritornati in patria, liberando così molte posizioni all'interno delle aziende private che ora, a cascata, vengono rioccupate da molti fuoriusciti dal pubblico in cerca di una collocazione economica più favorevole. «Al pubblico manca questa forma di drenaggio di personale. Ma lo stesso problema lo stanno vivendo ristoranti, bar, settore alberghiero: molti che ci lavoravano si sono ricollocati in medie e grandi aziende private». Un problema molto serio, che accade, conclude l'assessore, in un Paese miope: «Non ci si accorge da sera a mattina di questi processi, bisognerebbe analizzare il mercato lavoro e prendere provvedimenti per tempo».
 

Ultimo aggiornamento: 4 Giugno, 13:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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