Iva non versata: Luigi Compiano
prosciolto, a giudizio il fratello Marco

Sabato 30 Gennaio 2016
Marco Compiano e il fratello Luigi
TREVISO - Luigi Compiano viene assolto perchè l'Iva non versata dalla società "La Sicurezza" è al di sotto della soglia minima, per cui il reato non è più previsto dalla legge. Il fratello Marco, che era stato nominato da un mese a capo dell'Istituto di Vigilanza Compiano, finisce sotto processo per il medesimo "delitto". Un paradosso. Colui che, di fatto, non c'entra col crac della Nes, deve difendersi da responsabilità che non può aver avuto. Esce invece impunito chi, secondo l'accusa, sarebbe stato l'artefice del tracollo del gruppo. Marco Compiano è accusato di non aver versato entro i termini previsti l'imposta sul valore aggiunto per un importo relativo all'anno 2012 di 1.135.375 euro. Anno in cui a capo dell'Istituto di Vigilanza c'era il fratello Luigi. Marco era infatti stato nominato legale rappresentante della società il 7 novembre 2013, in pratica meno di un mese prima dei controlli dell'Agenzia delle entrate. «A causa della mancanza di liquidità, non è stato possibile pagare l'Iva 2013 entro i termini -aveva spiegato- In qualità di legale rappresentante della società mi sono trovato con l’intero patrimonio messo sotto sequestro e tutt'ora pignorato. Un provvedimento che ritengo immeritato, poiché sedevo su quella sedia da poco più di un mese». 
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