Tiziano e Paolo, l'avventura in giro per l'Europa in autostop

Mercoledì 31 Luglio 2019 di Mauro Favaro
Tiziano Maset e Paolo De Toffoli
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CONEGLIANO (TREVISO) - La loro casa viaggia su due gambe. E su un pollice alzato. Per Tiziano Maset e Paolo De Toffoli, entrambi di 23 anni, il primo videomaker di Conegliano e il secondo travel video-blogger di Vittorio Veneto, è una filosofia di vita. È questo che li ha spinti a intraprendere il giro d'Europa in autostop. Non si tratta di una semplice vacanza. Anche se non mancano i momenti di relax. È piuttosto una sfida. L'obiettivo è completare il giro del Vecchio continente, dal Principato di Monaco a Trieste, contando esclusivamente sulla disponibilità di chi vorrà dar loro un passaggio. Spendendo al massimo 15 euro al giorno per il cibo, ma solo se non riusciranno a recuperarlo gratuitamente. Sono partiti da Monaco con un bagaglio leggero composto da quattro zaini, il loro ingegno e la loro capacità di adattamento. In sei mesi  visiteranno 60 città: passeranno per Francia, Spagna, Portogallo, Belgio, Olanda, Germania, Danimarca, Svezia, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Austria, Ungheria, Croazia e Slovenia. Il capolinea dell'incredibile viaggio in autostop è stato fissato a Trieste.
L'IDEA DEL VIAGGIOLe prime tappe sono già state completate con successo. Tiziano e Paolo sono riusciti a raggiungere la Spagna. Si sono appena lasciati alle spalle Alicante e adesso puntano verso Murcia. «Con la nostra avventura spiegano vogliamo invogliare e stimolare i giovani, come noi, a viaggiare di più, in modo itinerante, lontani dal benessere e dalle zone di comfort». Per riuscire nell'impresa hanno anche lanciato una raccolta di fondi su internet, all'interno del portale Produzionidalbasso.com, che è arrivata a sfiorare i 500 euro. Il loro piano d'azione è semplice. Gli spostamenti devono essere fatti in autostop. Per alcune tratte potranno usare Flixbus o il traghetto. Ma saranno un'eccezione. «Dormiamo in tenda o sfruttando il couchsurfing (l'ospitalità sui divani di casa, ndr) raccontano abbiamo portato con noi solo due zaini: uno contiene i beni di prima necessità e l'altro l'attrezzatura video».
IL VIDEODIARIOQuesta ultima è fondamentale per il progetto. Tiziano e Paolo, infatti, non intendono limitarsi a vivere in prima persona un viaggio al limite dell'incredibile. Ma vogliono anche raccogliere una serie di testimonianze dirette, raccontando sul web, giorno per giorno, come sta andando e cosa sta succedendo. Un vero diario di viaggio online. «Carichiamo i video documentari nelle principali piattaforme social, come YouTube, Instagram e Facebook, condividendo la fatica e la bellezze di un viaggio che ci cambierà completamente la vita», dicono. A cosa serve la raccolta di fondi se l'imperativo categorico è quello di muoversi cercando di azzerare tutte le spese? I due 23enni rispondono anche a questo. «Il nostro obiettivo è spendere 15 euro al giorno solo per il cibo, quando non è possibile trovarne di gratuito nei supermercati, nelle panetterie o nei bar all'orario di chiusura spiegano nonostante ciò, l'attrezzatura video di viaggio richiede un'ingente somma di denaro. Avere del budget in più, inoltre, ci permette di poter partecipare ad eventi o attrazioni culturali».
LE PRIME AVVENTUREIl primo passo è stato lasciare Monaco per muoversi in direzione di Nizza e poi verso Cannes. A Nizza i due ragazzi hanno dormito all'interno di un'auto adattata a camera da letto in un campeggio decisamente originale. «La macchinetta ci ha ospitato per due notte svelano abbiamo fatto l'autostop per raggiungere il centro e poi abbiamo preso l'autobus, che essendo dentro la stessa regione costa un euro e mezzo». Già solo dopo dieci minuti a piedi hanno iniziato a vacillare alcuni tra i più diffusi stereotipi. I due trevigiani sono stati caricati su un'auto di due donne che indossavano il velo. «Sono state molto gentili sottolinea Tiziano alla fine non bisogna mai guardare le apparenze e andare sempre un po' più in profondità. La gentilezza c'è e ci appartiene come esseri umani. Non avrei mai pensato. Ultimamente, invece, grazie a questo giro, lo sto scoprendo. Ed è affascinante».
Ma le difficoltà non hanno tardato ad arrivare. Precisamente a Saint Raphael. «L'host di couchsurfing ci ha tirato una buca pazzesca. Quindi siamo andati in una spiaggia pubblica dove abbiamo piantato la tenda spiega Paolo non eravamo assolutamente organizzati con cibo e acqua. Alle otto abbiamo trovato un messaggio che ci diceva che a causa di un imprevisto non poteva più ospitarci. Poi abbiamo camminato fino a mezzanotte prima di trovare un posto dove mettere la tenda in una spiaggia pubblica». Contrattempi che comunque non spaventano troppo chi ha deciso di macinare migliaia di chilometri puntando sull'autostop. E l'avventura dei due ragazzi trevigiani è solamente all'inizio.
Mauro Favaro
Ultimo aggiornamento: 1 Agosto, 10:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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