Il calciatore 16enne di Resana fuori dal coma: «Papà, voglio allenarmi»

Giovedì 30 Aprile 2020 di Lucia Russo
Resana. Il calciatore 16enne fuori dal coma: «Papà, voglio allenarmi» (Foto di Phillip Kofler da Pixabay)

RESANA  «Mio figlio si è svegliato». Le parole di Massimo, papà del giovanissimo calciatore 16enne colpito da emorragia cerebrale, sono cariche d'emozione. Il ragazzo, promessa del Lanerossi Vicenza, dopo una settimana di coma indotto successivo a una delicatissima operazione, si è svegliato e risponde bene alle cure. Nell'aria ora c'è ottimismo ma anche il ricordo vivo della paura provata in quegli istanti quando ha visto suo figlio cadere dalla cyclette della propria abitazione, nella palestra regalatagli dal nonno venuto a mancare lo scorso 9 marzo. Poi la telefonata al 118 e la corsa in ambulanza verso l'ospedale Ca' Foncello di Treviso, con il terribile verdetto dei medici.. E l'operazione durata sette ore seguita giorni di attesa che i genitori e il fratello maggiore hanno vissuto uniti con il supporto di tutti i cittadini di Resana e dei compagni di squadra dell'Under 17 dove gioca il giovane.

GIORNI TERRIBILI
«Non lo abbiamo potuto vedere per le restrizioni legate al Covid 19 ma lo abbiamo sentito per qualche minuto al telefono -dice il padre- Ci ha parlato del calcio e ci ha detto che è stanco di stare lì fermo, a letto. Vuole tornare ad allenarsi con i suoi compagni. Ci ha detto che vuole uscire, ma è ancora un po' tra le nuvole perché sveglio da poco. I medici ci hanno detto che è tutto normale e che le sue condizioni sono stabili ma sappiamo che ci vorrà ancora del tempo prima che venga dimesso». Il 16enne ha chiesto dei suoi compagni di calcio e i medici gli hanno fatto sentire un messaggio che l'intera squadra insieme al mister ha registrato per lui. «Probabilmente ce lo faranno sentire anche oggi -continua il papà- Ogni giorno, nel tardo pomeriggio l'ospedale ci chiama per farci un report sulle sue condizioni. Io ho chiesto a un medico quando potremmo vederlo, sto aspettando una risposta perché con l'emergenza sanitaria in corso devono prendere tutte le dovute precauzioni, giustamente. Vorrei almeno potergli stringere la mano». Edoardo sembra riconoscere tutti e ricordare ogni istante prima della corsa in ospedale. Sa che la prontezza di riflessi dell padre nel chiamare i soccorsi di fatto l'ha salvato.

RICORDO SPAVENTOSO
«Non auguro a nessuno di soccorrere un figlio che tenta di chiederti aiuto senza riuscirci, è stato terribile -ricorda il padre- Ancora adesso di notte mi sveglio di colpo».

Sono state giornate di apprensione per tanti a Resana, a partire dal sindaco Stefano Bosa, grande amico di famiglia. «Il risveglio del ragazzo è una grande notizia, la aspettavamo -dice Bosa- È stata una settimana molto dura dal punto di vista personale, il legame con la famiglia è molto forte. Ma è stata dura per tutta la comunità di Resana, in tanti mi avevano chiesto notizie delle sue condizioni. Ora aspettiamo il suo rientro a casa». «Abbiamo ricevuto tanta vicinanza da parte di tutti, sia da persone che conoscono nostro figlio ma anche da sconosciuti -conclude il papà- Anche il direttore generale del Vicenza calcio incaricato da Renzo Rosso, ci ha fatto sapere che sono disponibili per qualsiasi cosa. Tutti aspettano di riabbracciarlo».

Ultimo aggiornamento: 19:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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