Collezionisti Scout arrivati da tutto il mondo, scambi e mostre: «Un inno alla pace»

Lunedì 13 Settembre 2021 di Vesna Maria Brocca
Scout visitano la mostra

CISON DI VALMARINO - Scout musulmani italiani, 12 Paesi stranieri rappresentati, baratto di memorabilia e momenti di riflessione sulle tematiche di inclusione, pace, fraternità e molto altro. Si è concluso, con grande soddisfazione per gli organizzatori, il 39. incontro mondiale dei Collezionisti Scout, appuntamento, che a cadenza annuale, richiama molti appassionati di storia del movimento Scout da ogni angolo del pianeta, in località sempre diverse e che quest’anno si è svolto a Cison.

Organizzato dall’Associazione Italiana Collezionisti Scout, il cui attuale presidente Andrea Padoin è di Follina, l’evento ha riscosso molto successo, complice il bel tempo, per una tre giorni tra ricordi, emozioni e musica con gli scout milanesi “Aquile Randagie”. «L’evento è andato benissimo per almeno tre aspetti -racconta Padoin- Il primo aspetto ha riguardato i collezionisti che sono arrivati da 12 Paesi stranieri oltre che dall’Italia».


NON SOLO DISTINTIVI
Il collezionismo scout ha riguardato di tutto, non soltanto i distintivi per la camicia, ma anche fibbie per cintura scout, vecchie cartoline, libri sullo scoutismo: ognuno è arrivato col proprio materiale e lo ha scambiato. «Il secondo punto, l’afflusso di pubblico alla mostra e l’interesse dimostrato per la tematica proposta». Infatti, nelle sale del piano terra di Case Marian era stata allestita una mostra storico documentaristica dal titolo “Scautismo e Guidismo, movimenti per la Pace”: un itinerario attraverso foto, cartoline, uniformi, distintivi e documenti che hanno ripercorso la storia del movimento Scout da sempre impegnato in percorsi di pace (quest’anno lo Scautismo e il Guidismo sono candidati ufficialmente al Nobel per la Pace). «Il terzo punto, inaspettato, -prosegue Padoin- è stata la presenza dei ragazzi che sono venuti con i loro capi, quindi non si è tenuto un incontro mondiale dei Collezionisti Scout solo per adulti, ma anche per i giovani. E poi, in particolare, ci hanno raggiunti gli scout musulmani italiani -che è una piccola associazione nata da poco e che per il momento è attiva solo a Milano- che hanno scelto di venire a Cison per presentarsi e per vedere la mostra».


INCLUSIONE E FRATERNITA’
Un episodio molto bello, ha sottolineato il presidente AICoS, è che i ragazzi appartenenti a tre associazioni diverse si sono seduti in cerchio e hanno iniziato a parlare di inclusione, di pace e di fraternità: «Questo è stato l’aspetto più inaspettato, molto significativo, perché non parliamo di pace solo in termini di documenti storici, ma la realizziamo ogni giorno con questo tipo di incontri». L’Italia ha già ospitato l’evento nel 1989 (in occasione dell’Eurofolk di Bassano del Grappa) e nel 2003 a Roma. Altri incontri si sono svolti in America Latina, negli Usa, in Australia e in vari paesi europei. L’incontro del prossimo anno, il 40., si terrà in Svizzera, in concomitanza con il Campo Nazionale dello Scautismo. 
 

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