Prelievi di sangue: in coda per ore. I pazienti si alzano e se ne vanno

Giovedì 27 Settembre 2018 di Mauro Favaro
Prelievi di sangue: in coda per ore. I pazienti si alzano e se ne vanno
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TREVISO - Centinaia di persone in coda per ore per un prelievo del sangue. Attese infinite in mezzo a una calca senza precedenti. Più di qualcuno non ha retto e se n'è andato prima che fosse arrivato il proprio turno, chiedendo il rimborso del ticket già pagato. Quella di ieri è stata una mattinata di autentica passione nel distretto di borgo Cavalli. L'Usl della Marca ha annunciato che chiederà i danni a Vision, il consorzio che dall'inizio di luglio gestisce i punti prelievo dell'ex Usl di Treviso. «Li metteremo in mora e dovranno pagare una sanzione, come prevede il contratto scandisce il direttore generale Francesco Benazzi ricordo che con più messe in mora c'è la possibilità di recedere dall'appalto. Ma contiamo che situazioni del genere non si ripetano più». Sono state in tutto 464 le  persone che ieri si sono presentate agli sportelli del distretto del centro per gli esami del sangue. Una sessantina in più rispetto al solito. Molti per accesso diretto, quindi senza prenotazione. Ma solo otto delle dieci postazioni previste per i prelievi (su un totale di 12) erano operative. Due infermieri non si sono presentati causa malattia. E il consorzio non li ha sostituiti. Alle 9 c'erano ancora in coda oltre cento utenti. Almeno tre persone si sono alzate e se ne sono andate chiedendo il rimborso del ticket. Richiesta subito accettata. 
A CA' SUGANAIl sindaco Mario Conte ha immediatamente telefonato a Benazzi facendosi portavoce di chi chiedeva spiegazioni: «La calca è imbarazzante» ha detto il primo cittadino. I vertici dell'Usl sono su tutte le furie. «Mi scuso con tutta l'utenza. Di solito sono operative dieci postazioni a borgo Cavalli fa il punto il direttore generale ma ieri due infermieri non si sono presentati. Il consorzio avrebbe dovuto sostituirli subito facendo ricorso a personale reperibile. L'appalto dice che è obbligato a farlo. Invece non l'ha fatto. Adesso lo metteremo in mora e chiederemo conto anche dei rimborsi del ticket». 
LA SANZIONEL'azienda sanitaria, in altre parole, applicherà una sanzione a Vision per il disservizio. Dal canto proprio, l'Usl non aveva troppi margini d'intervento. La legge impedisce all'azienda sanitaria di sostituire gli infermieri del consorzio con infermieri del Ca' Foncello. «I servizi come i punti prelievo vengono affidati alle cooperative perché rispetto al pubblico hanno più elasticità è il quadro tratteggiato da Benazzi se il consorzio avesse prontamente sostituito i due infermieri mancanti con personale reperibile non ci sarebbe stato alcun disservizio. Noi non abbiamo potuto far intervenire i nostri operatori perché le norme prevedono che non ci siano commistioni nella stessa area tra personale dell'Usl e personale delle cooperative. In caso contrario, rischiamo multe salate da parte dell'Ispettorato del lavoro».
LA STRETTAAdesso si annuncia un giro di vite: «Non dovrà più accadere. Le cose devono tornare subito alla normalità, già da oggi - conclude Benazzi - il consorzio è obbligato ad avere i rimpiazzi nel momento in cui qualche infermiere per qualche motivo non si presenta. Il contratto lo prevede espressamente. Se ricapiterà un disservizio del genere, andremo per vie legali». 
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