Cittadella sanitaria, aziende contro l'Usl: due ricorsi al Tar per annullare la gara di fornitura degli arredi

Giovedì 8 Dicembre 2022
La nuova cittadella sanitaria di Treviso

TREVISO - Mancano solo gli arredi in vista dell'inaugurazione del monoblocco della nuova cittadella sanitaria del Ca' Foncello, in calendario per il 29 dicembre. Ma proprio su questo ora pendono due ricorsi al Tar presentati da due aziende che si sono viste superare da due concorrenti nell'assegnazione della fornitura sia degli arredi sanitari per le degenze che di quelli per gli uffici. La richiesta è di annullare l'aggiudicazione arrivata alla fine della gara europea, che ha definito le forniture per oltre 4,8 milioni di euro.

I RICORRENTI
Nel primo caso la rete temporanea formata dalla Favaro Health Projects Spa di Montebelluna e dalla Malvestio Spa di Camposampiero hanno timbrato un ricorso al Tar del Veneto, con istanza di sospensione cautelare, sia contro l'Usl che nei confronti della Mis Medical Srl di Roveredo in Piano, con sede operativa a Silea, che ha ottenuto la fornitura dell'arredo sanitario per oltre 2,5 milioni di euro. Il secondo ricorso è sulla stessa linea: la Quadrifoglio Sistemi d'Arredo Spa di Mansuè ha citato l'Usl e il raggruppamento temporaneo di impresa formato dalla Dvo Srl di Roveredo in Piano e dalla Luxy Spa di Lonigo, che si è assicurato la fornitura di arredi vari per ufficio per un totale di oltre 1 milione 50mila euro.

Tra l'altro la commissione giudicatrice all'inizio aveva evidenziato che l'offerta della Dvo e Luxy «presentava carattere anormalmente basso». Da qui la decisione di chiedere documentazioni aggiuntiva per dimostrare la congruità dell'offerta economica e per le valutazioni relative al costo del personale. Una volta preso atto delle spiegazioni fornite da Dvo e Luxy, l'offerta nel suo complesso è stata ritenuta non anomala. Adesso, però, in entrambi i casi la parola passa al Tar.

L'UDIENZA
L'udienza per la discussione dell'istanza cautelare è stata fissata per il 14 dicembre, per entrambi i ricorsi. In ogni caso, comunque, il taglio del nastro del 29 dicembre sarà simbolico. Segnerà cioè l'ultimazione della struttura del monoblocco e il parallelo avvio del trasloco dei reparti. Per completare gli spostamenti serviranno 6 mesi. Il nuovo monoblocco conterrà una hall con sei piani a vista. Qui ci sarà l'area delle urgenze, il settore operatorio centralizzato, 438 posti letto ad alta tecnologia e ad alta intensità di cura (338 in camere singole e doppie, 66 in Terapia intensiva per adulti e 34 in Terapia intensiva neonatale e pediatrica), più l'ingresso diretto all'area di cura della donna e del bambino.

    
 

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