Morto nella rissa al bar. Il patron della Stelbi è sicuro: «I miei figli sono innocenti»

Domenica 2 Giugno 2019
Morto nella rissa al bar. Il patron della Stelbi è sicuro: «I miei figli sono innocenti»
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FARRA - Farra di Soligo è sotto choc. Ma mentre sul web fioccano gli attacchi inferociti di chi chiede sia fatta giustizia e che i due fratelli vengano puniti in modo esemplare, il paese dove sono cresciuti i due giovani manager, figli dell'industriale Raffaele Stella, patron della Stelbi Spa e della Weiss Stern, le aziende per le quali lavorano i dua rampolli, rimane molto cauto: «Sono due bravi ragazzi, speriamo che la magistratura faccia chiarezza». Ed è proprio il padre di Alberto e Francesco Stella, Raffaele, a sostenere che i figli non sono stati coinvolti nella rissa e che non hanno aggredito Alessandro Sartor, stramazzato a terra giovedì sera in piazza a Tovena di Cison dopo aver cercato di difendere il titolare del bar Al Bakaro e di sedare la rissa scoppiata fuori dal locale: «I miei figli sono innocenti, i miei figli sono innocenti» va ripetendo.
 
IL PAESENelle piazze e nei locali di Farra in questi giorni non si parla d'altro. «Quei due sono degli attaccabrighe, non è la prima volta che scatenano il finimondo in qualche locale» sussurra qualcuno. Ma la maggior parte dei compaesani li difendono: «Sono bravi ragazzi, gente di buona famiglia: ci dispiace che vengano sbattute delle persone in prima pagina senza dare il tempo agli inquirenti di fare il loro lavoro». «Non riesco ancora a capire come possa essere accaduta una tragedia così grave ha dichiarato il neo eletto sindaco di Farra di Soligo Mattia Perencin -. Conosco molto bene sia Alberto che Francesco Stella, due ragazzi che hanno più o meno la mia età. Nessuno, tanto meno i protagonisti, si sarebbero mai aspettati, che da un semplice diverbio, potesse scapparci il morto». «Io sono amico da molto tempo della famiglia Stella, una famiglia esemplare di seri ed onesti imprenditori, i quali, come pochi altri nella nostra provincia, partendo dal nulla, con grande impegno ed enormi sacrifici, hanno saputo creare due industrie, le quali, con i loro articoli prodotti. La sorella della mamma, Maria Teresa Bianco con le ultime elezioni comunali e stata eletta con quasi 200 preferenze nella mia lista dove gli è stato conferito l'incarico di Assessore alle Politiche Sociali. Una testimonianza di quanto stimata e benvoluta sia in paese questo nucleo familiare». 
Sconcertato ed amareggiato dell'accaduto anche il parroco del paese Don Brunone De Toffol, il quale ha dichiarato: «Avevo già preso contatti con i genitori papà Raffaele e mamma Lorena, per portare all'altare il 31 agosto prossimo il loro primogenito Alberto». 
RABBIA SUI SOCIALLa piazza virtuale si sta già scagliando con ferocia contro i fratelli Stella. Nelle pagine Facebook dei quotidiani locali e della Pro Loco di Cison di Valmarino sono decine gli attacchi nei confronti di Alberto e Francesco. «Non c'è più un briciolo di umanità, solo tanta cattiveria e ferocia» scrive Valeria, alla quale risponde Davide: «Spero tanto che quei due marciscano in carcere». Alcuni commenti sono ancora più violenti, ma il tono generale è quello di una netta condanna, soprattutto alla luce delle prime dichiarazioni dei due indagati. «Una vergogna! Certi individui, incuranti del bene più prezioso che è la vita che Dio ci ha donato, commettono uno scempio così grave che ha dell'imperdonabile! Un'azione così malvagia non deve restare impunita - scrive Giacinto -, così sia da monito per chiunque in futuro copi queste inqualificabili gesta». Il clima, insomma, è molto teso. Senza contare che a breve per i due fratelli, dopo la convalida del fermo, potrebbero anche essere disposti gli arresti domiciliari.
Diego Berti
Pio Dal Cin
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Ultimo aggiornamento: 14:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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