Cisl del Veneto in lutto: è morto Maurizio Cecchetto

Sabato 11 Aprile 2020
Il sindacalista Maurizio Cecchetto
SAN FIOR - Profondo cordoglio della Cisl per la scomparsa di Maurizio Cecchetto, morto ieri notte all’ospedale di Castelfranco Veneto, dove era ricoverato. “Se n’è andato un sindacalista di levatura eccezionale, un grande mediatore, un uomo mite e discreto, rispettoso di tutti, pur nelle differenze, un amico fidato e sincero, un maestro per molti di noi”, commenta il segretario generale della Cisl Belluno Treviso Cinzia Bonan. “Maurizio - spiega Bonan - dopo i 25 anni di presenza confederale nella Cisl trevigiana, ancora oggi era al nostro fianco nella gestione di un progetto editoriale sulla storia degli ultimi 50 anni della Cisl di Treviso. Si è sempre mantenuto a disposizione dell’organizzazione, offrendo il suo contributo al gruppo dirigente con la serietà, la discrezione, la capacità di analisi e riflessione che l’hanno sempre contraddistinto. Un’intera generazione di sindacalisti - me inclusa - è cresciuta con lui all’interno di una Cisl aperta al confronto, alla dialettica, ai giovani, alle diverse esperienze di vita di ognuno. Ci lascia un grande vuoto, sarà insostituibile. Siamo vicini più che mai alla sua amata famiglia, alla quale esprimiamo le nostre più sentite condoglianze”.
LA CARRIERA
Era nato ad Annone Veneto, in provincia di Venezia nel 1952, ma viveva da tempo a San Fior. Finiti gli studi tecnici aveva lavorato come manutentore all’ospedale di Conegliano. Attivo nelle Acli, si era iscritto alla Fisos Cisl, sigla sindacale con la quale ha iniziato la sua lunga storia di impegno nella Cisl, prima da delegato, poi da operatore e infine da dirigente.
Dopo l’attività nella federazione, dove ha ricoperto anche la carica di segretario provinciale, è stato eletto nella segretaria dell’Unione della Sinistra Piave nel 1983 e poi, con la riunificazione della Cisl trevigiana, nella segreteria dell’Unione di Treviso di cui è diventato segretario generale dal 2000 al 2007. Quindi il salto in via Piave, con la Cisl del Veneto, dove, come componente della segreteria regionale, si è occupato di sanità, politiche sociali, sicurezza sul lavoro, immigrazione e fisco. Dopo il pensionamento ha assunto carica di presidente della Fondazione Corazzin.
Ma l'impegno sociale di Maurizio non si esauriva con la Cisl. Era infatti membro della Pastorale del lavoro della forania di Conegliano e della Scuola di formazione sociale diocesana, nonché fondatore con Cgil e Uil dell’associazione Fratelli d’Italia per dare risposte ai primi immigrati arrivati nella Marca nei primi anni Novanta. È stato anche presidente del Comitato Inps di Treviso dal 2014 al 2017.
IL DOLORE
Alla moglie Laura e alla figlia Elena vanno le condoglianze di tutta la Cisl del Veneto. “Maurizio - afferma - segretario generale Gianfranco Refosco - è stato una parte fondamentale della storia della Cisl veneta negli ultimi 40 anni. La sua competenza in ogni problematica che era chiamato ad affrontare, l’acutezza di pensiero e la sua pacatezza avevano ottenuto il rispetto di tutti. Era appassionato di sindacato soprattutto nella tutela dei più deboli. Mancherà a tutti noi”.
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