«Caro cinema Edera, torna presto»: i messaggi degli spettatori alla porta della sala d'essai di Treviso

Venerdì 8 Gennaio 2021
«Caro cinema Edera, torna presto»: i messaggi degli spettatori alla porta della sala d'essai di Treviso
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TREVISO - Le porte di vetro sono chiuse da mesi.

Ma clienti, residenti, affezionati, lasciano piccoli biglietti e post-it. «Che la forza sia con noi e con il cinema» . «Quanto mi mancate!». «Tornate presto, abbiamo bisogno di voi!». Vere iniezioni di affetto che raccontano l'anno più difficile di sempre. Quello trascorso senza cinema. Giuliana Fantoni, che con la famiglia gestisce il cinema Edera, guarda ogni mattina quella porta tappezzata di giallo. E riflette: finchè resisterà una passione così sincera il cinema avrà sempre un futuro. Dalle intenzioni ai numeri: con l'iniziativa promossa il 13 dicembre, giorno di Santa Lucia, che chiedeva (in tutta Italia) di rientrare al cinema per regalare un biglietto o un abbonamento, la cassa dell'Edera ha totalizzato 300 carnet acquistati. E tanti in più ne avrebbe raccolti se non fosse entrata in vigore l'ordinanza regionale che prevedeva a partire dalle 14 il divieto di spostamento ad altro comune. 

Cinema Edera

Un risultato comunque significativo, che ha dato un po' di linfa all'attività dei Fantoni. Che le piattaforme digital non bastino ai trevigiani è evidente: resta- sempre e comunque- Ederamania. «La vita senza cinema è dura- sorride Fantoni- i nostri clienti ci lasciamo segnali d'affetto, ma anche gente che passa e attacca lì delle cose, è stata una cosa che ci ha fatto molto piacere. Abbiamo sentito molta vicinanza. Ora siamo in attesa di sapere che cosa succederà, il nostro auspicio è di riuscire ad avere una prospettiva per la ripartenza perchè il nostro comparto è complesso, il prodotto va preparato e lanciato. Bisogna ponderare con attenzione i tempi». Il 2020 è stato un anno nero per il grande schermo, le perdite del cinema sono all'80% rispetto al fatturato. «Abbiamo ricevuto dei ristori. Certo, non sono proporzionati all'attività, ma comunque sono arrivati. Noi non vediamo l'ora di aprire ma ci metteremo un po' di tempo a tornare ai numeri di prima, sarà una partenza lenta come abbiamo già visto, in giugno. I clienti saranno molto molto cauti». 

Cinema d'essai

Affetto, legame e abbonamenti sono quindi un segnale di fiducia in prospettiva ma nessuna illusione, non sarà una ripartenza facile e soprattutto immediata. «Non abbiamo una proiezione sicura, come tutti siamo in attesa. Speriamo che i vaccini facciano il loro corso e che non ci sia una terza ondata». Però mai come in questi mesi la differenza tra le piattaforme digitali e la magia della sala da cinema si è percepita. E' nella mancanza che il desiderio vibra. «A volte-sottolinea Giuliana- mi chiedo quanto tempo ci vorrà per rivedere un film come prima accettando con leggerezza che nella poltrona di fianco ci sia un estraneo. Per questo sarà importante a livello di rassicurazione continuare a tenere i distanziamenti finchè il pubblico sarà di nuovo pronto ad accettare la promiscuità». La guarigione insomma sarà lenta ma progressiva. «Noi lo abbiamo sempre affermato e i dati ci hanno solo dato conferme. Nei cinema non ci sono stati contagi Covid. E in futuro le sale cinematografiche saranno tra le attività più sicure e in cui si potrà stemperare l'ansia. Noi insomma continuiamo a crederci. E il pubblico con noi». 
E.F.

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