Presentati anche nella Marca i nuovi distillati di chef Cracco

Mercoledì 30 Marzo 2022 di Brando Fioravanzi
I nuovi distillati di Carlo Cracco

Verranno distribuiti dalla Marca trevigiana, precisamente da Santa Lucia di Piave, i nuovi distillati organici del noto chef stellato Carlo Cracco. Ad occuparsi della distribuzione del Gin Organico, del Limoncello Organico e dell’Amaro Banco Organico è difatti l’azienda Cuzziol Beverage che, nella giornata di ieri, ha ospitato presso la propria sede lo stesso Cracco e numerosi operatori del settore con l’obiettivo di presentare al pubblico i nuovi distillati ideati dallo chef vicentino. La Cuzziol Beverage, leader per la distribuzione di distillati, birre e bevande nel Triveneto, ha infatti accolto nella propria selezione la collezione degli innovativi “Cracco distillati”.

L’elegante e raffinata collezione include tre distillati realizzati, dopo un lungo periodo di studi ed esperimenti, con materie prime biologiche e processi sostenibili presso la premiata Distilleria Quaglia nell’astigiano. Una collezione nata con lo scopo di servire a fine pasto un prodotto di alta qualità, espressione del gusto e della filosofa di Carlo Cracco, nonché degna conclusione di piatti di alta cucina.

 

«Sono molto orgoglioso di tornare nella mia regione d’origine per presentare questo progetto – commenta a margine dell’evento chef Cracco, ieri ospite del Marciano Pub di Cannaregio (VE) dove ha presentato i suoi distillati al pubblico veneziano - Ho speso la mia vita alla ricerca del meglio negli ingredienti e nella preparazione delle mie ricette, per trasformare il gusto di ogni piatto in autentico piacere. Mi sono infatti spesso chiesto come, a fine di una cena, si possano armonizzare le diverse sensazioni organolettiche perché restino un’esperienza memorabile e il loro metabolismo lasci solo il ricordo del piacere».

«Si tratta di un prodotto artigianale pensato con un occhio ad una qualità sempre più sostenibile ed in linea con le esigenze di mercato – continua lo chef vicentino che poi si sofferma sulla carenza di materie prime - Non credo che questa problematica impatterà molto sul nostro settore, anzi, penso che magari lo migliorerà. Abbiamo molta terra da coltivare nel nostro territorio e magari è la volta buona che qualcuno torni a lavorare questa terra producendo materie prime autosufficienti». «In questo periodo pandemico – conclude Cracco - è stato difficile non poter sempre tenere aperte le nostre attività, anche perché spesso non siamo stati tutelati a dovere. Per quanto invece riguarda i giovani, i consigli che mi sento di dare a chi vuole intraprendere una carriera come la mia sono sempre gli stessi: andarsene da casa e vivere un’esperienza professionale all’estero, per poi tornare in Italia e sviluppare qui i valori ricercati altrove».

Ultimo aggiornamento: 18:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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