CONEGLIANO - Ceneri di defunti dimenticate, che rimangono troppo a lungo nel crematorio al cimitero urbano di via San Giuseppe, anche settimane. Per disincentivare questo fenomeno il Comune ha deciso di introdurre una speciale tariffa. La decisione è stata presa con una delibera dal commissario prefettizio Antonello Roccoberton, su sollecitazione di Veritas Conegliano, che gestisce con un project financing i servizi cimiteriali. Perché a quanto pare molti si dimenticano delle ceneri e di conseguenza bisogna tenerle nel crematorio e conservarle con oneri di mantenimento. Considerando anche il fatto che, quando muore un parente, i famigliari sono inevitabilmente frastornati e devono adempiere a molte altre incombenze, è stato concesso un lasso di tempo di dieci giorni, per scegliere cosa farne nel rispetto delle norme al riguardo.
L'ALTRO FRONTE
Ma è stata introdotta anche un'altra tariffa. Ci sarà infatti un supplemento di 205 euro per le cremazioni da fare in giornata. «Si è rilevato - ha evidenziato il dirigente Bortolot - che ci sono le pompe funebri o i cittadini che chiedono l'urgenza di fare la cremazione senza attendere il turno. Al riguardo erano emersi problemi soprattutto lo scorso anno e quindi chi vuole saltare la fila, se è possibile, magari anche utilizzando il crematorio, sempre gestito da Veritas, ma magari quello di Spinea, dovrà pagare questa tariffa aggiuntiva di 205 euro».
LE VARIAZIONI
Inoltre è stata portata a 503,31 euro, Iva compresa, la cremazione di resti ossei indistinti da ossari comuni per i non residenti. Si tratta del servizio di cremazione di casse lignee o di cellulosa contenenti i resti ossei provenienti dallo svuotamento di ossari comuni cimiteriali che vengono da non residenti, per esempio da comuni che non sono di Conegliano. E ancora. La cremazione di resti ossei più piccoli identificati, sempre per non residenti, è stata portata a 221,06 euro, Iva compresa. Infine è stata introdotta la riduzione del 75 per cento alle tariffe in vigore per la cremazione delle salme o resti mortali di bambini fini a dieci anni.
I NUMERI
Il dirigente comunale Bortolot ha fornito alcuni dati sul crematorio, avviato alla metà del 2020, anno in cui, da luglio a dicembre, sono state fatte 1.250 operazioni di cremazione, di persone appena morte o dei resti provenienti da tombe di famiglia, loculi o esumate. Per quest'anno si presume di arrivare entro dicembre a 2.700 cremazioni. La percentuale delle persone che si fa cremare sta infatti aumentando notevolmente.