Troppi contagi nelle cene private, la rabbia dei sindaci: «Bisogna multare»

Domenica 28 Febbraio 2021 di Elena Filini
Polizia Locale durante dei controlli
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VALDOBBIADENE Feste non autorizzate, cene private e reunion in casa: i contagi sono riesplosi nella settimana appena terminata.

E la ragione c’è: in almeno 3 casi si tratta di ritrovi privati, che hanno coinvolto un gran numero di persone. Da lì il Covid ha ricominciato a galoppare. Oltre al caso emblematico della mascherata di Carnevale che ha portato alla chiusura della scuola elementare Ancilotto di Farra, con 22 bambini contagi e 4 operatori, una “ossada” che ha coinvolto una trentina di persone ha fatto risalire rapidamente la curva dei contagi nel Comune di Valdobbiadene e soprattutto nella frazione di Bigolino. I sindaci non tengono a fare la caccia alle streghe. Ma si sono spazientiti. Tutti hanno chiesto l’aumento dei controlli. E, nel caso di Farra, interessato l’ufficio legale dell’Usl per verificare se gli organizzatori siano passibili di sanzione. Una taverna privata, e la tradizionale cena degli ossi di fine inverno: così almeno 30 persone si sarebbero contagiate a Bigolino. La cena verosimilmente organizzata un paio di settimane fa, ha dato i suoi frutti in termini di positivi nell’ultima settimana mettendo sotto sforzo anche la Usl.In paese serpeggia l’indignazione.Anche perchè i partecipanti avrebbero un’età critica per i contagi. "È vero che i contagi sono aumentati - conferma il sindaco di Valdobbiadene Luciano Fregonese - a inizio febbraio non avevamo più casi a Valdobbiadene. Purtroppo dal 10/11 febbraio sono risaliti e ora abbiamo qualche decina di casi e qualche decina di quarantene precauzionali. Verosimilmente i contagi si sono verificati in case private o in contesti nei quali è praticamente impossibile fare controlli efficaci”. Non solo ossada. Si parla anche di un ritrovo in un bar dopo l’ora di chiusura, mentre sabato dopo le 18 a Segusino in un bar di piazza sono stati visti assembramenti di persone senza mascherina. Impossibile controllare tutti, soprattutto nei propri domicili. “Da diversi mesi la polizia locale fa quotidiani controlli di rispetto delle quarantene domiciliari e del rispetto delle distanze nei locali aperti al pubblico. Abbiamo sempre riscontrato grande attenzione da parte dei gestori di negozi, bar, agriturismi e ristoranti. Dobbiamo tutti metterci in testa che se vogliamo uscire il prima possibile da questa pandemia e con minori danni alla salute e all’economia è doveroso che ciascuno rispetti le regole - tuona Fregonese - Sapere che gli sforzi dei gestori di negozi e locali, delle forze dell’ordine e dei cittadini corretti vengono resi vani a causa di incauti comportamenti da parte di qualcuno, in luoghi privati o difficilmente controllabili, fa male. Chiedo quindi a tutti di aiutarci, di mantenere le distanze di almeno un metro dagli altri, evitare assembramenti, usare la mascherina quando non si è da soli e disinfettarsi spesso le mani. Lo dobbiamo fare per la salute di chi abbiamo vicino, per la nostra salute, per rispetto di chi cerca di lavorare nonostante le pesanti restrizioni e soprattutto per rispetto di chi purtroppo ci ha lasciati”. La notizia del cluster nella scuola di Farra di Soligo originato dalla festa di carnevale non autorizzata ha scoperchiato il vaso di Pandora. Ma sono mesi che nei piccoli paesi si tengono merende di questo tipo. Per non parlare delle cene non autorizzate l’ultimo dell’anno, che avevano condizionato l’indice dei contagi in gennaio. Il sindaco Mattia Perencin aveva proposto la mano pesante. “Multiamoli”. Soprattutto perchè i fratelli maggiori dei bambini contagiati hanno portato il virus nelle scuole superiori di Pieve di Soligo e Conegliano. E, insieme, perchè all’appello tracciamento mancano ancora 15 ragazzi, i cui genitori si sono detti indisponibili a fare i tamponi. “Stiamo monitorando la situazione che è in continua evoluzione. - conclude - Speriamo di uscirne presto. Chiedo ai miei cittadini di essere responsabili, soprattutto in queste prime giornate di sole, cerchiamo di evitare di fare assembramento. E’ un momento difficile per tutti, per i bambini e per i genitori, e che dura da troppo tempo. Ma, se non saremo tutti più responsabili, non ne verremo mai fuori. Stiamo mettendo in difficoltà non solo il settore sanitario ma tutto il tessuto sociale”. A Montebelluna il sindaco Elzo Severin è scettico. “La zona gialla durerà poco”. Dopo una settimana con 5 esercizi sanzionati di cui 1 chiuso più alcuni avventori singoli multati scuote la testa. “Io faccio sensibilizzazione ma devo stare attento perchè gli avventori si irritano con grande facilità. Capisco la gente che non ne possa più. Ma abbassare la guardia ora sarebbe un dramma. Le multe alle cene private? Molto difficile. Le leggi non ce le consentono. L’unica cosa che ci salverà sono le vaccinazioni”.  

Ultimo aggiornamento: 1 Marzo, 08:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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