Castelfranco, imbianchino precipita mentre tinteggia il palazzo: 36enne gravissimo

Sabato 15 Ottobre 2022 di Mep
Castelfranco, imbianchino precipita mentre tinteggia il palazzo: 36enne gravissimo

CASTELFRANCO (TREVISO) - Precipita nel vuoto da 8 metri d'altezza mentre sta tinteggiando una palazzina. È in coma in gravi condizioni l'imbianchino di 36 anni, vittima dell'incidente sul lavoro successo ieri mattina a Castelfranco.

L'infortunio è avvenuto in tarda mattinata, nel cantiere allestito all'interno di una palazzina di vicolo Musonello. L'uomo, S.A., 36 anni, residente in provincia di Salerno, è caduto da circa 8 metri di altezza, mentre stava eseguendo dei lavori di tinteggiatura. Era all'interno del vano ascensore quando all'improvviso è caduto giù, schiantandosi sul pavimento. Il 36enne ha battuto forte la testa. Lì per lì le sue condizioni non sembravano così preoccupanti: respirava, era cosciente, parlava, riusciva a muovere gli arti e a rispondere in modo coerente alle domande dei soccorritori. Un'ambulanza è arrivata sul posto immediatamente e, vista la reazione del ferito, non è stato allertato l'elisoccorso. L'operaio è stato caricato a bordo del mezzo di soccorso e ha raggiunto il pronto soccorso dell'ospedale castellano con un codice di media gravità.


IL PEGGIORAMENTO
Qui il campano è stato sottoposto a tutti gli accertamenti del caso: il sospetto era che il trauma cranico rivelasse tutta la propria pericolosità nelle ore seguenti allo schianto. Col passare delle ore si è aggravato sempre di più. Il quadro clinico del lavoratore è peggiorato ed è stato necessario intubarlo e trasferirlo d'urgenza in elicottero all'ospedale Ca' Foncello di Treviso. Attualmente il 36enne si trova ricoverato nel reparto di Neurochirurgia per un grave ematoma cerebrale e per alcune fratture cervicali. La prognosi rimane riservata e le prossime ore potrebbero essere decisive per le sorti del malcapitato 36enne. In vicolo Musonello, oltre ai sanitari del Suem 118 sono intervenuti anche i tecnici dello Spisal, a cui spetta ora il compito di fare chiarezza sull'incidente, stabilendone le cause e l'eventuale responsabilità. Il nucleo Spisal dell'Ulss 2 accerterà le condizioni in cui stava operando l'infortunato e se i protocolli fossero rispettati o meno.


IL PRECEDENTE
Quello di ieri mattina è l'ennesimo incidente sul lavoro in una provincia che solo quattro giorni fa ha pianto la tragica morte di Carlo De Luca, l'operaio 55enne di Fregona, ucciso dall'espolsione di un treno-cantiere nella stazione sotterranea di Sanremo. Era un dipendente della Ivecos, ditta trevigiana di Colle Umberto, appaltatrice esterna della Rete ferroviaria italiana (Rfi). L'operaio stava lavorando al sistema di cambio di un locomotore utilizzato per la manutenzione notturna della linea tra Ventimiglia e Taggia. Il convoglio, formato da due locomotori diesel e quattro carri era pieno di gasolio e di olio. All'improvviso, verso l'una di notte, c'è stata un'esplosione che purtroppo non ha lasciato scampo al 55enne trevigiano. Secondo le prime ricostruzioni, l'uomo sarebbe morto sul colpo al momento dello scoppio, prima che divampasse l'incendio che poi ha avvolto il locomotore. Sull'incidente indaga ora la Procura di Imperia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci