Castelfranco, addio all'iconico whisky bar: il Blend chiude i battenti

Domenica 4 Settembre 2022 di Mauro Favaro
Castelfranco, addio all'iconico whisky bar: il Blend chiude i battenti

CASTELFRANCO (TREVISO) - Ultima serata per il Blend. Quello di ieri è stato il last shot, come annunciato dallo stesso locale. Già oggi l'iconico whisky bar di Castelfranco chiuderà i battenti dopo 5 anni di attività all'angolo tra via Riccati e via Bastia Vecchia. Passerà di mano. Il futuro non è ancora ben definito, ma si resterà comunque nell'ambito del food&beverage. Mentre gli attuali titolari del Blend stanno già coltivando il sogno di una nuova avventura altrove. Si vedrà probabilmente dalla primavera del 2023. Il caro bollette ha inciso, come in ogni attività.

Tanto più dopo due anni e mezzo di emergenza Covid, nei quali il Blend si era organizzato anche con la consegna dei cocktail a domicilio. Ma non si è arrivati alla chiusura a causa di costi non più affrontabili.


LA DECISIONE
Alla fine la decisione è stata presa alla luce di un'offerta che non era il caso di farsi sfuggire: «Abbiamo ricevuto un'offerta e abbiamo ceduto l'attività» conferma Dario Cerantola, uno dei titolari. «Il rincaro dei costi non è la motivazione principale. Anche se la situazione attuale non è delle migliori: si viene da una pandemia e i costi di tutto sono alle stelle. Ma resto molto ottimista, anche nel mio settore -spiega- penso e credo che si possa fare bene a prescindere dalla situazione. Se ci sono professionisti che stanno lavorare adattandosi alle dinamiche del periodo, sono convinto che si possa fare bene anche adesso». «È chiaro che i costi elevati rappresentano una problematica -continua- il locale, però, non è stato ceduto perché non andava o perché avevamo difficoltà insormontabili. Anzi. Avevamo trovato il nostro equilibrio post pandemia. Ma è evidente che di questi tempi una proposta la si prende in considerazione».


NUOVE OPPORTUNITA'
Le idee per il futuro non mancano. «Un locale organizzato prima della pandemia è un conto. Mentre un locale da creare oggi necessita di una serie di attenzioni che prima non venivano considerate -conclude Cerantola- dopo la pandemia, ad esempio, è emersa in modo chiaro l'esigenza di avere più un esterno, con un plateatico importante, che non un interno. Prima era indifferente. Adesso cominciano a essere cose vitali. Per questo vediamo come un'opportunità sia la cessione che la possibilità di poter ripartire con calma e serenità da un'altra parte».

Ultimo aggiornamento: 12:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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