Montebelluna. Asta deserta per Villa Pisani. Nell'ala dello storico edificio dovrebbe nascere un ristorante

Lunedì 2 Marzo 2020 di Laura Bon
Montebelluna. Asta deserta per Villa Pisani. Nell'ala dovrebbe nascere un ristor
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MONTEBELLUNA - «Asta deserta? Ci riproveremo». Mentre è in via di aggiudicazione l'affidamento a un privato (Loris Gatto, gestore del TVBurger di piazza Mazzini a Treviso) della gestione della barchessa Manin, dove sorgerà un Burger, il gruppo consigliare de L'alternativa giusta solleva il problema relativo all'altro edificio storico per il quale l'amministrazione ha previsto la realizzazione di un ristorante/foresteria, a cura di privati: si tratta di un'ala di Villa Pisani, dove è operativo da oltre un anno il memoriale. L'asta per l'aggiudicazione in quel caso è andata deserta e l'Alternativa chiede se si siano previste altre soluzioni. 

FASE DI STALLO
«Aggiudicata a 21mila euro la gestione della Barchessa Manin - dice il gruppo d'opposizione - nonostante le perplessità di alcuni montebellunesi forse memori delle promesse elettorali di Marzio Favero di farne una pinacoteca, si pone ora un'altra questione. Che fare degli spazi ristorante e foresteria a villa Pisani? Dovevano essere la ciliegina sulla torta del Meve, motore di turismo in tutta l'area del Montello (così dicono a Palazzo). E invece nonostante il prezzo molto competitivo (18mila euro all'anno) nessuno ha voluto raccogliere questa sfida. Ce l'abbiamo un piano B?». Ma il sindaco Marzio Favero non si scompone. «Come accade quando un'asta va deserta, la stessa verrà riproposta. Generalmente il prezzo viene ribassato perché di solito il fatto che nessuno abbia risposto è indice del fatto che quello proposto non era appetibile. Effettueremo una riunione tecnica per capire l'entità del ribasso». Ma per il sindaco non è certo il ristorante a dire se l'operazione Meve funziona o no. «Il locale - dice infatti il sindaco - sarebbe, come dice l'Alternativa, la ciliegina sulla torta dell'intervento. La ciliegina, appunto, a supporto del Memoriale, del teatro Binotto e della comunità di Biadene. La torta, però, è il Memoriale stesso, che funziona a pieno regime. L'asta deserta, comunque, non mi sorprende affatto. Basti pensare che, per un luogo centrale e appetibile come la Barchessa Manin, dopo che quattro cinque operatori del settore avevano chiesto informazioni, alla fine solo uno ha presentato l'offerta. Una dimostrazione che siamo ancora in un periodo di crisi e certo ora la vicenda legata al Corona virus non contribuirà a semplificare il quadro».
 
IL DIBATTITO
Intanto, a proposito del probabile nuovo gestore del locale alla barchessa Manin e dell'operazione in sé i montebellunesi si dividono. Non mancano quanti conoscono il locale di Treviso e lo apprezzano, ma c'è anche chi storce il naso e avrebbe preferito un ristorante tipico. Si fa presente, del resto, che a Montebelluna esistono già dei locali ottimi, che possono richiamare il Burger, e si cita in particolare lo storico Nidaba di Caonada. «Ma un ristorantino dove si mangiava qualche buon piatto no, vero? -dice A.G. sulla pagina Facebook Montebelluna città - A Montebelluna manca un posticino dove si mangia qualche cosa di particolare». Ma c'è anche chi si dimostra estremamente stupito dai dubbi data la qualità del locale. «Ma sempre protestare dovete? - afferma V.S.- Lo conoscete il Tvburger? Qualcuno lo ha accostato al McDonald, ma state scherzando? Andate a mangiarci poi mi dite.». C'è poi chi allarga il discorso ad un piano diverso. «Io non ho nulla in contrario sulle iniziative commerciali - afferma la regista Xenia De Luigi - ma molto invece sul navigare a vista, senza progettazione. Perché Montebelluna non mi sembra proprio al suo massimo e non credo che l'apertura di una paninoteca sarà di grande aiuto. Una paninoteca che non servirà nemmeno per rimpinguare le casse del Comune». 
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