TREVISO - Pugno di ferro nei confronti di quei proprietari che, soprattutto in centro storico, lasciano i loro immobili in stato di degrado. Il sindaco Mario Conte ha dato mandato la nucleo anti degrado della polizia locale di mappare gli edifici abbandonati del centro e invitare i privati a provvedere. Anche a suon di solleciti e sanzioni.
Edifici storici abbandnati a Treviso
La Treviso bomboniera, fotografata da frotte di turisti, rilanciata dalla campagna di promozione di RyanAir, mal si sposa con edifici cadenti magari in luoghi simbolo. Un esempio per tutti: il palazzo alla fine di vicolo Pescheria, abbandonato da tempo, diventato casa per colonie di topi. Ma non è il solo. In via Carlo Alberto un altro edificio è da anni un cantiere perenne, tra proprietà che cambiano, vertenze legali che non si chiudono, aste, passaggi di proprietà. Risultato: una via che avrebbe enormi potenzialità perde sempre più fascino. E sono solo due esempi, ma ce ne sarebbero anche altri. E il sindaco Conte intende invertire la rotta.
Ristrutturazioni
«Tra bonus facciate e incentivi fiscali, mi pare che le possibilità per fare degli interventi di recupero non manchino - sottolinea il primo cittadino - la città è piena di cantieri, ma ci sono ancora degli angoli da migliorare. Ormai di turisti ce ne sono tanti e dobbiamo mostrare la nostra immagine più bella, soprattutto in centro». Conte fa dunque affidamento sulla polizia locale: «Il nucleo anti degrado ha il compito di segnalare i casi più gravi e di provvedere. Vogliamo fare un'opera di sensibilizzazione, non vorrei arrivare sempre alle sanzioni e ai solleciti. La città sta crescendo, è sempre più apprezzata. Non voglio fare i conti in tasca a nessuno: ma possedere un immobile di pregio in centro rappresenta anche una responsabilità nei confronti di tutta la comunità. Forse merita anche qualche sacrificio, almeno per mantenere la pulizia».
Sanzioni ai proprietari
La polizia locale è pronta ad alzare il livello dei controlli. Fondamentale sarà l'impiego dei droni: le riprese dall'alto sono decisive per capire le condizioni di un edificio. Non a caso su sette piloti del nucleo droni, due sono inseriti proprio nel nucleo anti degrado: «Il nucleo - spiega il comandante Andrea Gallo - è impegnato nella tutela della vivibilità urbana, intervenendo anche in tutte quelle situazioni di edifici abbandonati che, vuoi per l'incuria o vuoi per la mancata manutenzione degli immobili, possono minare le condizioni di vivibilità di chi abita vicino. Da inizio di quest'anno sono almeno una decina le diffide inviate ai proprietari di edifici in cattive condizioni che hanno sortito, in molti casi, l'immediato ripristino delle minime condizioni igienico sanitarie. È un lavoro che prevede continui contatti con i proprietari. A volte i risultati non sono immediati, ma nella maggior parte dei casi troviamo disponibilità nel risolvere le criticità individuate».