Rottamazione delle cartelle esattoriali, il Comune di Treviso dice addio a due milioni e mezzo di euro

Mercoledì 16 Marzo 2022 di Paolo Calia
Rottamazione delle cartelle esattoriali, il Comune di Treviso dice addio a due milioni e mezzo di euro

TREVISO - Oltre due milioni e mezzo di euro (2milioni 561mila per la precisione) che non entreranno mai nelle casse comunali. A tanto ammonta l'effetto della rottamazione delle cartelle esattoriali avviata dal Governo e arrivata fino agli enti locali.

Ca' Sugana ha dovuto fare pulizia nella lista dei crediti. E Christian Schiavon, assessore al Bilancio, ha trovato di tutto: multe mai pagate (per oltre due milioni), oneri di mai versati, balzelli di ogni tipo bellamente ignorati e ogni anno riproposti nel bilancio alla voce crediti esigibili. Ma che di esigibile avevano ben poco. La nuova normativa ha quindi imposto di cancellare tutti i debiti inferiori ai 5mila euro, per quei soggetti con reddito fino a 30mila euro l'anno, che non sono mai stati riscossi.


LA SCOPERTA

«Parliamo di debiti che hanno anni, in qualche caso più di un decennio - sottolinea Schiavon - entrate che ogni amministrazione ha messo a bilancio senza però riuscire mai a riscuotere. E nemmeno noi li avremmo mai visti. La legge che rottama le cartelle esattoriali ci ha quindi spinti a fare una pulizia delle nostre liste». Alla fine i crediti che non entreranno mai, per la maggior parte si tratta di multe anche se in realtà c'è veramente un po' di tutto, ammontano appunto a più di 2,5 milioni di euro. Schiavon però non si allarma: «Sono cifre messe a bilancio ma che già prevedevamo, ovviamente, di non avere. E sono ammortizzate dal fondo di svalutazione crediti e quindi completamente ammortizzata». Anche alla fine del 2022 verrà fatta un'analoga operazione di pulizia ma, dopo la revisione appena conclusa, la somma sarà decisamente inferiore.


IL CENSIMENTO

Intanto Ca' Sugana ha avviato un monitoraggio di tutti gli spazi pubblicitari presenti sul territorio comunale. Una sorta di censimento mirato a scoprire a chi sono stati assegnati e, soprattutto, se tutti sono in linea con i pagamenti: «È una ricognizione necessaria - conferma l'assessore - per fare il punto della situazione. Adesso stiamo individuando tutte le aree, poi passeremo ai controlli. Tra qualche mese vedremo quindi che è in regola e chi no. E a chi risulterà in difetto, chiederemo di mettersi al passo. Senza alcun atteggiamento persecutorio, siamo sempre disposti a parlare con tutti. Ma è giusto che chi usufruisce di uno spazio pubblico per la pubblicità sia in regola con i pagamenti».

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