Luci spente e temperature più basse nelle scuole: «Per ridurre le bollette»

Domenica 25 Settembre 2022 di Paolo Calia
Per contenere i costi si pensa di abbassare la temperatura nelle scuole

TREVISO - Abbassare la temperatura di uno o due gradi nelle classi, non riscaldare aule e stanze non utilizzate, massimizzare l’uso degli impianti. Evitare ogni tipo di spreco, soprattutto. Le amministrazioni comunali trevigiane stanno chiamando a raccolta i dirigenti scolastici per stendere un piano d’azione mirato a tagliare le maxi bollette di energia e gas, l’incubo dei prossimi mesi.

E se negli uffici pubblici qualche misura è già stata presa, adesso il fronte più rovente di questa battaglia è rappresentato dalle scuole. I comuni si stanno muovendo in ordine sparso ma, comunque, tutti in una stessa direzione: la necessità di ridurre le spese.


VITTORIO VENETO

A Vittorio alcune decisioni sono già state prese, come quella di abbassare il riscaldamento almeno nelle scuole medie e superiori. Ma, considerati gli ultimi conti arrivati, ancora non basta. Per questo il sindaco Antonio Miatto ha convocato, per la prossima settimana, una riunione con i dirigenti scolastici: «L’unico modo per mantenere sotto controllo i costi dell’energia è quello di risparmiare - osserva - e in settimana faremo un incontro con i dirigenti scolastici per capire quali altri modi utilizzare per risparmiare. Sulla temperatura siamo già intervenuti e non penso andremo oltre, non vogliamo toccare i bambini delle elementari. Consiglieremo di ottimizzare il tempo, evitando magari riunioni serali nelle scuole che presuppongono riscaldamenti accesi troppo a lungo. Gli incontri possono essere fatti di pomeriggio, ottimizzando i tempi. Poi le palestre, da scaldare quanto basta e solo quando serve veramente. Infine i consigli di sempre, come evitare di tenere luci accese quando non serve o chiudere le finestre per evitare dispersioni».


MOGLIANO

Nel corso dell’ultima giunta, il sindaco Davide Bortolato ha affrontato il problema energia e bollette delle scuole. E, assieme ai suoi assessori, ha stilato una piccola lista di consigli anti-spreco. «Convocheremo i dirigenti - conferma il primo cittadino - per proporre delle misure di contenimento. Abbiamo pensato di chiedere se possibile abbassare di uno o due gradi la temperatura o di non riscaldare le porzioni non utilizzate degli edifici. Eravamo anche intenzionati a chiedere di andare a scuola solo fino al venerdì ma, esaminando gli orari degli istituti, in realtà sono solo una decina di classe su oltre cento che hanno lezione anche al sabato: tenerle a casa, visto il numero esiguo, non porterebbe tutti questi risparmi».


PAESE

Il primo cittadino Katia Uberti ha le idee chiare: «Abbiamo già in calendario una riunione con i dirigenti delle scuole. La nostra intenzione è di spegnere tutte le luci delle scuole di sera, quando non sono utilizzate. Per quanto riguarda il riscaldamento andremo a ridurlo: in genere abbiamo classi troppo calde che tengono le finestre aperte. E poi andremo a ottimizzare il riscaldamento nelle palestre: non si può pensare di riscaldarle per una sola ora di utilizzo, chiederemo di concentrare le lezioni delle varie classi in 3-4 ore consecutive. E le stesse misure le abbiamo già adottate per gli uffici pubblici. Dopo l’orario di lavoro, se qualcuno fa straordinari, lo farà indossando il cappotto. Non sarà possibile usare le stufette elettriche perchè consumano».


CONEGLIANO

Anche Fabio Chies è arrivato alla conclusione che sia sempre più necessario trovare una soluzione per ridurre i costi. Ma resta ancora sul vago quando gli si chiede che tipo di ricetta utilizzare: «Faremo un incontro con i dirigenti scolastici la prossima settimana - annuncia - cercheremo innanzitutto di capire come evitare ogni spreco. Poi valuteremo a livello normativo cosa è possibile fare». La possibilità che si vada a toccare la temperatura all’interno delle classi è molto alta, ma Conegliano è più orientata a seguire le direttive annunciate dal ministero che prendere iniziative solitarie.


TREVISO

Il capitolo riscaldamenti degli impianti scolastici sarà all’ordine del giorno di uno dei prossimi incontri anche nel capoluogo.
L’assessore alla scuola Silvia Nizzetto incontrerà i dirigenti nei prossimi giorni: «Ci siamo già visti più volte - sottolinea - ma priorità per avviare nel migliore dei modi l’anno scolastico sono state altre. Ci siamo concentrati più sul problema delle mense sulla ginnastica a scuola. Quella del riscaldamento è però una questione importante, non lo neghiamo di certo. Parleremo assieme ai dirigenti per capire come muoversi».


CASTELFRANCO

Stefano Marcon non intende forzare la mano. Ridurrà la temperatura negli edifici basandosi sulle direttive in arrivo da Roma: « Se il Ministero ci dirà di tenere 19 o 18 gradi in classe lo faremo, non ha senso andare a 17. Non penalizzerò i ragazzi».

Ultimo aggiornamento: 16:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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