CROCETTA DEL MONTELLO - «C'è il rischio che i familiari degli ospiti debbano lavare la biancheria dei loro cari che vivono nelle case di riposo». Gli aumenti nelle bollette per energia e gas, che stanno mandando in tilt vari settori produttivi, potrebbero mettere a rischio anche il servizio di lavanderia relativo alle case di riposo. Un servizio ovviamente essenziale, sia per quanto riguarda gli indumenti dei singoli che quelli della struttura. A denunciare il caso, che potrebbe essere comune a tutta la provincia e oltre, è ancora una volta Marco Tappari, presidente di Villa Belvedere a Crocetta, che ha portato già nelle scorse settimane alla ribalta nazionale la situazione dei centri di servizio per anziani, alle prese con bollette triplicate.
IL CASO
«La lavanderia che ci fornisce il servizio sia per la biancheria piana che per l'abbigliamento ospiti - rivela Tappari - per quanto riguarda il gas, ha avuto ad agosto 2021 una bolletta da 34.481 euro. Ad agosto 2022 la bolletta è stata di 313.020 euro». Quasi dieci volte tanto, quindi, a consumi praticamente invariati. La cooperativa in questione è l'Eureka di Salvatronda, che serve 220 case di riposo e 5 ospedali. Si tratta del più grande consorzio veneto di cooperative sociali che opera prevalentemente nei territori di Castelfranco, Montebelluna, Valdobbiadene, Camposampiero, dando lavoro ad oltre 1.500 persone. E lo stesso Enrico Pozzobon, presidente di Eureka, ha affidato a Tappari una dichiarazione sul tema. Dalla quale si coglie tutta la gravità della congiuntura. «Da gennaio - è il messaggio - stiamo pagando extra costi per tenere in piedi i servizi essenziali per sanificare, anche con il rischio sanitario che le Rsa ancora hanno. Abbiamo messo 2 milioni di euro chiedendo un piccolo contributo alle Rsa. Ora però la situazione non è più sostenibile né dalle case di riposo né da Eureka. Il rischio è di un blocco della produzione a causa di mancanza di liquidità. Siamo in attesa di un aiuto dallo Stato Italiano e dalla Comunità europea; senza questo sarà molto dura uscirne».
NUOVI AUMENTI
Intanto Tappari aggiunge: «Dalla lavanderia ci hanno chiesto un aumento del 30%, ma con bollette di 10 volte più elevate non sarebbe assolutamente sufficiente. Il rischio è davvero quello che i familiari siano costretti a lavare gli indumenti dei propri cari». E lo scenario dipinto da Tappari è quasi apocalittico: «Probabilmente - dice - sospendono i servizi e vanno in cassa integrazione; dopodiché i familiari laveranno la biancheria degli ospiti». Intanto, anche in casa di riposo le bollette continuano a salire, tanto che c'è davvero da chiedersi quali potranno essere le prospettive. «È passato un mese dalla bolletta astronomica di luglio dell'Enel - continua Tappari - Era pari a 28.346 euro. Dopo tutti i proclami è arrivata, oggi, quella di agosto: 32.456. Solo a luglio e agosto abbiamo pagato quanto l'intero anno 2021. Serve commentare?». Insomma, la situazione sta diventando davvero ingestibile. In tutti i settori. Un'altra segnalazione al riguardo arriva ancora una volta da Crocetta, dove la gelateria Smeraldo ha a sua volta ricevuto, per agosto, una bolletta superiore ai 3mila euro. E, dopo averla pubblicata sul web, ha comunicato ai clienti, attraverso i social, che per tale ragione da questa settimana chiuderà alle 21. E resta da vedere quanto ci vorrà perché, dagli anticipi nelle chiusure, si arrivi a negozi, e realtà, che non riaprono più.
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