Caro bollette nelle chiese, l'appello del vescovo di Vittorio Veneto ai parroci: «Solo una messa alla sera e nel fine settimana»

Venerdì 28 Ottobre 2022 di Claudia Borsoi
Caro bollette nelle chiese, l'appello del Vescovo di Vittorio Veneto

VITTORIO VENETO (TREVISO) - La celebrazione di un’unica messa, il sabato sera e la domenica sera, per ogni unità pastorale. E poi l’invito a installare luci a led, a razionalizzare i tempi di accensione del riscaldamento, ad ottimizzare gli spazi parrocchiali. No, invece, a soluzioni drastiche come chiudere le chiese o spegnere totalmente il riscaldamento. Il vescovo di Vittorio Veneto Corrado Pizziolo nei giorni scorsi ha scritto ai parroci dopo un confronto con il consiglio presbiteriale. Tema l’aumento dei costi di energia elettrica e gas, questione al centro non solo dei bilanci delle famiglie, ma anche di quelli delle parrocchie che si trovano a dover fare i conti, a fronte di consumi pari a quelli dei passati anni, se non inferiori, con bollette sempre in crescita, spese che mettono a dura prova le casse parrocchiali. 

Il caro bollette preoccupa anche il vescovo

«Siamo tutti molto preoccupati nella prospettiva di un prevedibile forte aumento delle bollette del gas e della corrente elettrica per le nostre chiese e per le altre strutture delle nostre parrocchie – confida il vescovo nella lettera indirizza ai sacerdoti diocesani -. Evidentemente non ci sono soluzioni magiche o miracolistiche facilmente reperibili. Un suggerimento che mi è parso molto saggio e opportuno è stato quello di non ricorrere a soluzioni drastiche, tipo chiusura della chiesa o spegnimento totale del riscaldamento, che hanno un sapore più aziendalistico che ecclesiale. In altre parole, pur facendo in modo di ridurre i consumi e di responsabilizzare i fedeli, non dobbiamo comunicare un messaggio che avrebbe il risultato di allontanare ulteriormente le persone dalla Chiesa». A livello di diocesi del Triveneto, solo quella di Padova al momento ha emanato delle indicazioni concrete sull’uso dei locali parrocchiali, accorgimenti che il vescovo Pizziolo ha voluto condividere con i parroci quali buone pratiche da poter mettere in atto anche nella diocesi di San Tiziano. 

Le indicazioni

Tra gli accorgimenti indicati ci sono ad esempio l’uso parsimonioso di elettricità e riscaldamento, quindi accendere solo ciò che è necessario e quando è necessario; sostituire le lampade tradizionali con i moderni led così da risparmiare; dotare i termosifoni dei centri parrocchiali di elettrovalvole o di sistemi di regolazione automatici; utilizzare, con debita autorizzazione dell’ordinario, spazi diversi come cappelle, sale del centro parrocchiale, della scuola dell’infanzia o della canonica per le celebrazioni feriali, ma anche per quelle festive, dove non vi siano grandi numeri; chiedere a chi utilizza spazi parrocchiali per iniziative private contributi adeguati a coprire i costi effettivi. E poi «la possibilità di decidere, a livello di unità pastorale, che nei prossimi mesi invernali le messe del sabato sera e della domenica sera vengano celebrate in una sola delle chiese, facendo convergere lì i fedeli dell’intera unità pastorale – il suggerimento del vescovo -. Consapevole che tutte queste indicazioni non risolveranno esaustivamente il problema dei costi, ritengo che siano, comunque, delle buone pratiche da mettere in atto».

Ultimo aggiornamento: 14:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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