A Treviso affitti troppo cari per gli studenti, aumenti del 13,7%

Martedì 30 Agosto 2022 di Brando Fioravanzi
Caro affitti, gli studenti universitari di Treviso lanciano un sos

TREVISO - Pochi appartamenti disponibili sul territorio e, per i fortunati che ne trovano uno disponibile per tutto l'anno, costi altissimi e quasi fuori mercato. È questo il grido di allarme lanciato, ancora una volta, dagli studenti universitari che frequentano il polo accademico del San Leonardo a Treviso.

Contrariamente a quanto affermato da diversi immobiliaristi della città secondo cui preferiscono oramai affittare a turisti e studenti piuttosto che a single o famiglie, la situazione sarebbe diametralmente opposta.


INCREMENTO DI RICHIESTE
«I dati sulla disponibilità di affitti a Treviso città e dintorni sono chiari e facilmente consultabili online - dice la 26enne Federica Spada, rappresentante degli studenti per il corso di Mediazione linguistica e culturale a Ca' Foscari - Ad oggi un appartamento viaggia fra i 600 e i 1.200 euro mensili, mentre una stanza singola (generalmente con letto matrimoniale) varia dai 170 ai 360 euro al mese. La zona più richiesta è ovviamente quella dell'interno mura, ma molto appetiti sono anche i quartieri di Fiera e Santa Maria del Rovere in quanto vicini alle sedi universitarie». «Il problema è che la richiesta di appartamenti per gli studenti inizia ad aumentare in città, ma i prezzi sono tutto fuorché calmierati - continua Spada - Basti pensare che nell'ultimo anno a Treviso i prezzi di locazione hanno subito un rincaro del 13,7%, con un aumento del 3,2% da giugno a oggi». È però necessario considerare che la stragrande maggioranza degli universitari a Treviso sono pendolari dai comuni limitrofi: guardando al corso in Legge, dei 568 iscritti ben 508 provengono dal Veneto, mentre per Ca' Foscari sui 485 iscritti ben 375 (77,32%) provengono dall'ambito regionale. Di questi, solo poche matricole dispongono di un appartamento in città, mentre la maggioranza arriva al mattino a lezione per poi tornare a casa nel pomeriggio. Senza contare che, causa Covid, sia Ca' Foscari che l'UniPd continuano le lezioni in modalità duale (ovvero sia in presenza che online), scoraggiando perciò nelle famiglie l'eventuale affitto di un appartamento/stanza. A peggiorare la situazione c'è anche la difficoltà lamentata dai ragazzi nel trovare annunci e offerte idonei visto che ormai la bacheca del San Leonardo è vuota, a differenza di quanto succedeva fino a qualche anno fa.


TROPPE CARENZE
E non incidono solo gli affitti a prezzi elevati e la scarsità di alloggi incidono, ma anche la mancanza di servizi a misura di studente e attività extra curriculari. «In città manca una vera e propria mensa a disposizione di tutti - conferma Giulia Stevanato, 21enne rappresentante degli studenti per il corso trevigiano di Giurisprudenza - A Padova con pochi euro si può avere ogni giorno un pranzo completo, qui invece è saltata persino una delle ultime convenzioni che l'ateneo aveva con la Trattoria Hesperia. Si tratta di un problema molto sentito e che ci portiamo avanti ormai da quando il vecchio Break di viale Cadorna ha lasciato spazio al negozio H&M». «Bisognerebbe poi pensare a trovare nuovi spazi di studio per noi universitari, così come ampliare la profondità dei volumi disponibili alla biblioteca Chiereghin visto che spesso, per consultare i testi più ricercati, siamo costretti a recarci fino al Bo a Padova». Punti sui quali ha risposto Paolo Moro, presidente del corso di laurea Giurisprudenza 2.0 di Treviso: «Ciò che lamentano gli studenti sono tutte questioni da tempo all'attenzione dell'Ateneo e del prorettore Paolo Sambo. Se per quanto riguarda il servizio mensa parliamo di un caso ormai annoso, per quanto concerne l'attività bibliotecaria ricordo che esiste da tempo il servizio di prestito interbibliotecario con Padova, davvero molto utile».


APPELLO AL COMUNE
«Sul lato affitti, invece, il corso di Giurisprudenza 2.0 sta aumentando decisamente il numero dei suoi iscritti e, a differenza del passato, molti studenti arrivano anche da fuori regione -conclude Moro - Non si tratta quindi di soggetti pendolari, ma di ragazzi che cercano alloggi nelle vicinanze dell'università. Molte strutture risentono però del turismo veneziano, mentre tante altre sono ormai diventate degli airbnb. La speranza è però quella di un aumento di offerta di appartamenti per studenti in tutta la città, un punto sul quale solo i privati e il Comune possono intervenire». Un assist ad università e studenti arriva però direttamente da Ca' Sugana che, dopo aver annunciato la ristrutturazione degli spazi dell'ex Turazza (dove verranno trasferiti nel prossimo futuro dei corsi di Ca' Foscari), nelle scorse settimane ha presentato al pubblico il nuovo progetto di riqualifica dell'ex Caserma Salsa dove vedranno la luce proprio nuovi spazi e alloggi per studenti.

 

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