Caro affitti: «Treviso off limits, gli affitti sono aumentati del 30%»

Domenica 14 Agosto 2022 di Elena Filini
Affitti a Treviso introvabili e costosi

TREVISO - Allarme affitti: la ricerca media su Treviso è di oltre 6 mesi. «Su questo fronte la città è off limits: meglio Milano e Roma» commentano le agenzie. La tendenza era già chiara dall’inizio della pandemia, ma ora la situazione rischia di andare fuori controllo. A Treviso non si trovano immobili in locazione: la città è cannibalizzata dagli affitti brevi o, in alternativa, i proprietari tengono chiuse le case per paura di inquilini morosi o problematici. Ma la domanda cresce, e sono soprattutto professionisti in ambito sanitario a cercare casa su Treviso. «Sta diventando un’emergenza. Le richieste sono moltissime, riceviamo centinaia di telefonate da persone che non riescono a trovare alloggi. Quando acquisiamo un nuovo immobile da affittare, lo pubblichiamo online alle 18; ebbene alle 9 del mattino successivo abbiamo anche settanta richieste. Alcuni appartamenti restano sul mercato poche ore» spiega Cristina Costa titolare dell’agenzia Omega, con oltre 25 anni di esperienza.


IL NODO
Alessandra Bortoletto, titolare de La Precisa in Borgo Cavour, conferma la situazione delle locazioni. Pochi immobili e prezzi sopra la media-chiarisce -: tendenzialmente in questo momento le richieste economiche si alzano, visto che c’è molta domanda ma l’offerta è bassa. Personalmente trovo che sia un problema per chi arriva a Treviso per lavoro e ha necessita di una locazione medio/lunga e come offerta trova solamente affitti turistici insostenibili economicamente per un lavoratore».


I PREZZI
La tipologia maggiormente richiesta è il bicamere. Introvabile. I prezzi? Da 700 euro (in periferia) fino a 2.500 in centro città. Più facile da reperire il miniappartamento, anche se i prezzi scendono di poco. Per una mansarda in centro ci vogliono anche 900 euro. Vista la sproporzione tra domanda e offerta le agenzie organizzano tre giri di scremature.


I “PALETTI”
«La più importante e più delicata riguarda il tipo di contratto lavorativo. I proprietari prediligono inquilini provvisti di contratti lavorativi regolari a tempo indeterminato-prosegue Costa -poi c’è il tema animali domestici: anche in questo caso bisogna valutare se la tipologia e la taglia dell’animale è compatibile con gli spazi dell’appartamento». Va da sé che per i giovani precari le possibilità sono davvero residuali. In questi mesi a Treviso stanno arrivando molti professionisti in ambito sanitario e ingegneri. Il tempo medio di ricerca è di circa sei mesi.


AL MIGLIOR OFFERENTE
«La crisi degli alloggi è spesso legata al comprensibile timore dei proprietari che talvolta preferiscono tenere i loro immobili sfittì piuttosto che assumersi il rischio di avere dei cattivi pagatori, peraltro difficilissimi da allontanare in caso di morosità. - conclude Cristina Costa - Noi siamo convinti che questi rischi possano essere abbattuti solo affidandosi a dei seri professionisti, in grado di proporre ai proprietari solo clienti selezionati e sicuri. Oggi le agenzie più serie tutelano moltissimo i proprietari degli immobili». Matteo Trevisan, titolare di Professionale Group in via Montello spiega che gli affitti hanno subito un balzo del 30%. «La città è un salotto, in posizione strategica, con una qualità di vita molto alta. Quindi c’è tantissima domanda. I proprietari sono sempre più esigenti e gli affitti aumentano. Un mini è passato da 400 a 600 euro al mese. I locatari si possono permettere di alzare i prezzi perché c’è talmente tanta richiesta che si affitta lo stesso». In centro storico e in Restera i prezzi sono ancora più alti. «Ho affittato un mini in Restera a 750 euro con posto auto». Altro tema dolente, il parcheggio. «I posti auto sono diventati una rarità. Chi ce l’ha se lo fa pagare». Pochi immobili e a prezzi esorbitanti. E in più grande resistenza nell’affittare a chi ha contratti di lavoro non dipendenti. Il problema riguarda soprattutto giovani, partite Iva ed extracomunitari. «Mi piange il cuore, ma la città è bigotta. I proprietari possono scegliere. E preferiscono aziende, militari, insegnanti, lavoratori con il posto fisso e professionisti di fascia alta»

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