Carabiniere blocca il ladro, poi l'infarto: «Inseguirlo? Un dovere, mi è scattato d'istinto»

Domenica 5 Giugno 2022 di Maria Elena Pattaro
Marco Giandomenico

CONEGLIANO «Dovevo farlo». Il brigadiere Marco Giandomenico spiega così l'impulso che lo ha spinto a inseguire e bloccare il giovane ladro in fuga dal supermercato. E' ricoverato in Terapia Intensiva a Conegliano per l'infarto che lo ha colpito subito dopo la cattura, tanto rocambolesca, quanto imprevista per lui che venerdì, 3 giugno, stava facendo la spesa insieme alla moglie e a due delle figlie. Dal letto dell'ospedale, in videochiamata, rassicura famigliari e colleghi: «Sto meglio, me la caverò». E al figlio Davide che gli ricorda che non ha più vent'anni (anzi ne compirà 50 il prossimo ottobre) e che a certi sforzi deve stare attento, risponde che inseguire un malvivente gli è venuto istintivo e naturale. Anche se in quel momento non era in servizio. Perché servire la legge e la giustizia per lui è una missione di vita. «Papà è il nostro eroe - esclama il figlio, ammirato -.

Ha sempre avuto un fortissimo senso civico e ieri (venerdì, ndr) lo ha dimostrato ancora».

MEDAGLIA AL VALORE MILITARE
Non è la prima volta che Giandomenico compie atti eroici. Nel 1995 aveva sventato una rapina a mano armata in una banca di Maserada sul Piave, restando ferito dai colpi di mitragliatore sparati dai tre banditi messi in fuga. L'intervento gli era valso una medaglia di bronzo al valore militare: «Sebbene ferito da colpi di fucile mitragliatore, con coraggio e cosciente sprezzo del pericolo, ingaggiava conflitto a fuoco con i malfattori costringendoli a interrompere l'azione criminosa e a darsi alla fuga. Chiaro esempio di virtù militare ed elevato senso del dovere» - si legge nella motivazione dell'encomio.

«UN ESEMPIO PER TUTTI»
Nato a Udine da papà pugliese e mamma siciliana, Giandomenico ha assunto il comando del Nucleo operativo radiomobile di Conegliano nel 2011, undici anni fa. In precedenza aveva prestato servizio nella stazione di Maserada. Sposato con Deborah, la sua è una famiglia numerosa che conta ben 5 figli. «Siamo una tribù - sorride il figlio Davide, 20 anni -. E papà è la nostra colonna portante: un padre con la P maiuscola, una persona fantastica, un esempio per tutti noi. Siamo davvero orgogliosi di lui». Sul piano clinico il peggio sembra ormai alle spalle: Giandomenico resterà ricoverato ancora diversi giorni ma la ripresa post intervento al cuore sembra positiva. A 33 anni aveva avuto un primo infarto, da cui si era ripreso. Venerdì pomeriggio il secondo, preso in tempo da medici e infermieri dell'ospedale di Conegliano.

I COMPLIMENTI
Tante le telefonate e i messaggi di ammirazione e vicinanza ricevuti in queste ore dal brigadiere eroe. Dai colleghi del Radiomobile ai più alti gradi dell'Arma, passando attraverso il comandante della Compagnia di Conegliano Fabio di Rezze e del colonnello Gianfilippo Magro, alla guida dell'Arma provinciale. Plauso anche da parte delle autorità civili: «Mi complimento con il brigadiere Marco Giandomenico, a cui auguro di riprendersi al più presto: a lui e agli altri cittadini intervenuti per sventare il furto va il grazie dell'intera città - commenta il sindaco Fabio Chies -. Il loro senso civico è un antidoto contro la criminalità». Anche il governatore del Veneto Luca Zaia ha espresso la propria ammirazione: «Nonostante fosse fuori servizio, il carabiniere non ha esitato ad intervenire: un gesto nobilissimo, che merita un plauso. E al riconoscimento per l'alto valore del suo comportamento, aggiungo ovviamente i miei auguri di pronta guarigione».
 

Ultimo aggiornamento: 18:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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