PIEVE DI SOLIGO - La scelta di chiedere l'archiviazione dell'inchiesta sull'omicidio del 49enne Emanuele Simonetto, di Farra di Soligo, è tecnica (scaduti i termini di legge), ma la Procura e i carabinieri non si fermeranno. "Se emergeranno fatti nuovi - ha chiarito il procuratore Michele Dalla Costa - riapriremo le indagini". Intanto resta un mistero il movente dell'assassino, avvenuto il 7 febbraio 2012 quando il sicario attese Simonetto all'uscita dal posto di lavoro e lo freddò con una doppia fucilata. Un altro rompicapo è legato all'arma del delitto. Un fucile modificato artigianalmente del quale gli investigatori non sono riusciti a risalire al proprietario. Unica certezza? C'è il Dna del killer.
Ultimo aggiornamento: 14:16
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