Pasti freddi serviti ai bambini della scuola elementare e nessun addetto alla mensa a Trevignano, genitori arrabbiati

Giovedì 2 Marzo 2023 di Laura Bon
Pasti freddi serviti ai bambini della scuola elementare e nessun addetto alla mensa a Trevignano

TREVIGNANO (TREVISO) - Caos mensa a Trevignano. La prima elementare del capoluogo, unica del plesso a usufruire del servizio mensa, ha vissuto lunedì e ieri, giorni in cui era previsto il pranzo a scuola in seguito al rientro, altrettante esperienze da dimenticare. Così il servizio della ditta Dussmann, già nell'occhio del ciclone in altri centri, pure a Trevignano ha dato origine a proteste da parte dei genitori.

Di cui si è fatto portavoce il capogruppo di Progetto Trevignano Gianluca Colusso, cui i genitori si sono rivolti.

I disservizi della mensa della scuola di Trevignano

«Lunedì 27, al rientro dalla pausa di carnevale - raccontano i genitori - i bambini di classe prima, 14, escono da scuola per andare in mensa al Cubo accompagnati dalla loro insegnante. La mensa è però chiusa, quindi insegnante e alunni tornano nell'edificio scolastico. La maestra telefona alla segreteria della scuola che a sua volta chiama il Comune. Con 20 minuti di ritardo rispetto all'orario mensa, arriva direttamente dalla mensa di Falzé un addetto che porta i contenitori del cibo, pasta, e un sacchetto di carote tritate: senza etichette, né chiusura ermetica. L'addetto apre la mensa, il locale è freddo così come lo scalda vivande, le tavole non sono apparecchiate. L'addetto posa i contenitori e se ne va. L'insegnante apre il contenitore della pasta, ma oltre a essere fredda non c'era possibilità di distribuirla in quanto non era presente nessun mestolo o strumento da cucina». Così l'insegnante stessa ha rimediato il pranzo tagliando il pane e il formaggio che erano stati portati. E mercoledì, nonostante i solleciti in varie direzioni, i disagi si sono ripetuti. «Il locale era freddo - proseguono i genitori - C'erano i contenitori con il cibo, questa volta piatti "monoporzione", che erano caldi, la tavola era pronta. Purtroppo non c'era nessun addetto e l'insegnante ha aperto le confezioni e distribuito i pasti. Era previsto un contorno di insalata (messa in un sacchetto, senza alcuna etichetta) ma nessun contenitore per poter versarla e condirla anche perché non c'erano i condimenti per poterlo fare. In mensa era presente un genitore "assaggiatore" che ha potuto constatare la scarsa qualità del servizio».

Le reazioni

E Colusso insorge: «Trovo inopportuna e sgradevole la situazione che si sta verificando nelle scuole elementari di Trevignano. I nostri bambini meritano un servizio efficiente e soprattutto preciso. Nessuno merita di mangiare un panino al freddo. I genitori pagano puntualmente il servizio, l'alimentazione dei ragazzi è qualcosa di estremamente delicato e non son ammissibili certe situazioni. Mi auguro che sia un evento spiacevole che non si ripeta. Confido nelle scuse dei chi gestisce la mensa e nel veloce ripristino del servizio. Un grazie alle maestre e alle collaboratrici scolastiche per aver saputo gestire la situazione con spirito di servizio e amore per i nostri bimbi». Il sindaco Franco Bonesso, interpellato, è risalito alle cause della situazione. «Tutto è stato legato al fatto che, con la riapertura del plesso di Falzè, i bambini che erano temporaneamente a Trevignano sono tornati in sede e con loro gli addetti della mensa. Mancava però chi si occupasse del servizio per chi è rimasto a Trevignano. Mi è stato però assicurato che per lunedì prossimo, quando i bambini torneranno in mensa, tutto sarà in regola».
 

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