Controlli a tappeto nei cantieri edili: scoperte gravi irregolarità. Tre attività sospese

Martedì 7 Febbraio 2023
Controlli a tappeto nei cantieri edili: scoperte gravi irregolarità. Tre attività sospese

TREVISO - Controlli massicci del Nucleo Ispettorato Carabinieri del Lavoro di Treviso, in collaborazione con le articolazioni territoriali del Comando Provinciale Carabinieri, nei giorni scorsi. Grazie alle ispezioni per verificare la regolare occupazione dei lavoratori ed il rispetto della normativa in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro nel settore edile, sono state scoperte irregolarità che hanno portato alla sospensione di tre attività imprenditoriali. I controlli hanno interessato, in particolare, 4 cantieri localizzati nei comuni di Pieve di Soligo, Montebelluna, Nervesa della Battaglia e Follina.

Tre attività edili sospese

Sono state riscontrate numerose inadempienze in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e, in particolare, gli accessi ispettivi effettuati in Pieve di Soligo, Montebelluna e Follina, hanno consentito di evidenziare gravi violazioni con conseguente sospensione delle attività imprenditoriali.

Nei primi due casi il datore di lavoro aveva omesso di predisporre idonee precauzioni atte ad eliminare i pericoli di caduta nel vuoto (le c.d. opere e ponteggi per operazioni in quota), mentre nel cantiere di Follina era stato impiegato un lavoratore senza la prevista formazione e l’addestramento in materia di salute e sicurezza. 


I controlli

Nel complesso, l’attività ispettiva effettuata lo scorso anno ha consentito di individuare e contestare circa 220 inadempienze in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro che hanno portato alla sospensione di una ventina di aziende.

Sempre in riferimento all’anno 2022, all’esito di verifiche su 341 lavoratori, circa il 20% di questi è risultato lavorare in totale carenza previdenziale e assicurativa, quindi “in nero”, con conseguente adozione di ulteriori 28 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale. Anche l’attività di contrasto al fenomeno del caporalato ha registrato importanti risultati fra i quali spicca l’operazione condotta dal NIL con l’Arma di Castelfranco Veneto, sotto la direzione della Procura della Repubblica trevigiana, nel corso della quale, lo scorso mese di novembre, sono state tratte in arresto in flagranza di reato 5 persone e sono state deferite altre 4, tutte di etnia cinese, per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. Complessivamente nel 2022, sono state irrogate sanzioni per circa 550.000 euro.

© RIPRODUZIONE RISERVATA