Miracolo al Cansiglio: in mezzo alla distruzione il vivaio è rimasto intatto

Sabato 3 Novembre 2018 di Elena Filini
Miracolo al Cansiglio: in mezzo alla distruzione il vivaio è rimasto intatto

PIAN CANSIGLIO - Intorno alberi divelti e distruzione. Ma al vivaio non è stato torto un capello. È il piccolo miracolo del Bosco del Cansiglio, che ha saputo preservare e difendere il vivaio in quota. Alla morte degli alberi, così, fa da contrappunto la sopravvivenza delle gemme alpine. Altri ne nasceranno, perché la mano dell'uomo ha saputo tutelare le specie. «Ho sentito al telefono oggi, finalmente, mio fratello Massimo, responsabile del vivaio di Veneto Agricoltura che riproduce specie autoctone per la conservazione e il rimboschimento in Cansiglio - scrive Michela Cason - È un disastro, la foresta antica quasi non esiste più». Sono caduti alberi di 80-90 anni di età e anche 90 centimetri di diametro, alti fino a 30 metri. Faggi, frassini, castagni, larici.
Dall'Università di Padova stanno arrivando con i droni, per studiare dall'alto la situazione, ma a una prima analisi ci saranno almeno 10.000 metri cubi di legname a terra. Una situazione terribile, con un'unica importante eccezione: il vivaio.
 
«Un miracolo. Tutta la recinzione è stata distrutta, come schiacciata da un trattore ma intorno alle strutture devastate il vivaio è sopravvissuto integro. Forse qualche piccola infiltrazione, ma per il resto tutto è sopravvissuto». Massimo Cason ne è sicuro: «Sono stati gli elfi del bosco a proteggerci».
Nel centro vivaistico e per le Attività fuori foresta di Veneto Agricoltura si producono circa 150 specie di alberi e arbusti autoctoni del Nord Italia. Il Centro ha due vivai in regione. Uno, più importante, nel vicentino. E uno dedicato alle piante d'altura a Pian dei Spini, a 1000 metri di quota. Qui vengono sviluppate la filiera delle conifere, quella delle latifoglie e quella della propagazione vegetativa. Le conifere necessitano di almeno 1-2 anni prima del trapianto, dato che i primi stadi sono molto lenti. Ad esempio, per l'abete bianco ci vogliono tre anni in semenzaio per avere una piantina trapiantabile e poi almeno altri due in contenitore per ottenere una pianta di altezza idonea e un buon apparato radicale. Le latifoglie, invece, vengono seminate direttamente in contenitore. La moltiplicazione vegetativa si effettua in serra, ponendo le talee nei letti caldi cioè su bancali con base riscaldata e irrigazione nebulizzata.
«Grazie, elfi che abitate le soche, le buse, i muschi, le felci e i fiori della madre Cansei.

Grazie, anime della foresta che viaggiate coi cervi, le poiane, le lepri e gli scoiattoli» scrive Cristina Cason. Ci sono umani ignoranti, incoscienti, avidi, che stuprano il paesaggio. Ma ci sono anche persone che raccolgono i semi sotto le foglie bagnate camminando per chilometri. Grazie a loro la foresta rinascerà.

Ultimo aggiornamento: 11:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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